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“Fermate il colpo di Stato del regime Merkel contro la nostra Costituzione”

Si chiamano Querdenken-711, letteralmente Pensiero Laterale, e accusano il Governo di limitare la libertà personale dei cittadini. Il loro epicentro è la città di Stoccarda (il cui prefisso telefonico è proprio il numero 711), situata nello stato federato del Baden-Württenberg, dove sono scesi in piazza per la prima volta, nel mese di maggio 2020, contro le restrizioni da Covid-19 imposte dal Governo Merkel. Ma il Pensiero Laterale non si è fermato alle porte della Foresta Nera; il movimento si è propagato velocemente in tutto il Paese, da Berlino a Monaco, fino a Francoforte e Lipsia, varcando poi quei confini nazionali che i social media hanno reso sempre più permeabili.

Il fondatore è l’aspirante sindaco della città di Stoccarda, Micheal Ballweg che ha più volte negato l’esistenza di una radice neonazista all’interno dei Querdenkern. Questi, infatti, non sarebbero legati ideologicamente tra loro, né possederebbero un’identità politica comune. Il gruppo è composto da un insieme di negazionisti, no-vax, estremisti di destra (dei partiti Afd, Npd, Identitär Bewegung e Reichsbürger) e di sinistra, che si identificano nello storico slogan «Wir sind das Volk», ovvero, «Noi siamo il popolo», nato agli inizi degli anni Novanta contro la dittatura della DDR. Alla base del movimento troviamo le stesse teorie complottiste e negazioniste che hanno dato vita nel 2017 al movimento statunitense di QAnon, basato su sentimenti anticomunisti e nazionalisti. Nell’agosto 2020, durante una protesta “anti-Covid-dittatura” organizzata nella capitale tedesca, Ballweg ha fatto suo il motto dei colleghi statunitensi «Where We Go One, We Go All» gridando al microfono: «Eine Abgrenzung findet da überhaupt nicht statt», in italiano «Uno per tutti, tutti per uno».

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“Non accetteremo mai la vostra nuova normalità”

Tuttavia, sono ancora molti i dubbi che aleggiano sull’origine e la natura di questo gruppo. Ann-Katrin Müller, redattrice della rivista tedesca Der Spiegel, che ha approfondito più da vicino il tema, ha provato a chiarirceli. «Il fatto che il fondatore dei Querdenkern neghi l’esistenza di una radice neonazista è solo una tattica- afferma la giornalista- Michael Ballweg si è mostrato felice nell’integrare all’interno del gruppo negazionisti dell’Olocausto come il noto videoblogger Nicolai Nerling  (conosciuto su Youtube come “der Volkslehrer”, ovvero “l’insegnante del popolo”). L’antisemitismo è uno dei pensieri chiave del movimento, dunque, non c’è da stupirsi se partiti di estrema destra ne prendano parte».

È stata proprio la crescente influenza di gruppi estremisti all’interno del movimento a far scattare l’allarme- lo scorso dicembre- tra i servizi di intelligence tedeschi. Ma quanto è effettivamente estremizzato il movimento? Potrebbe mutare in futuro? «Molte persone prendono parte alle dimostrazioni gridando “Lügenpresse” (“Stampa bugiarda”) contro i giornalisti e “Widerstand” (“Resistenza”) o “Schließt euch an” (“Unitevi a noi”) contro la polizia. I manifestanti non prendono più seriamente le istituzioni democratiche e non credono alla limpidezza e fedeltà delle decisioni prese dal Governo in questo anno così difficile. Descrivono la Germania come una Paese dittatoriale, alcuni di loro hanno addirittura attaccato giornalisti e polizia o distrutto edifici e musei. Insomma, il movimento si sta radicalizzando e continuerà a farlo in futuro».

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“Teorico della cospirazione”

I periodi di grandi crisi, soprattutto sanitarie- in cui le persone sono emotivamente più vulnerabili- sono un terreno fertile per i complottisti. Ma c’è un motivo particolare per cui questo movimento ha avuto origine proprio a Stoccarda, nello stato federato del Baden-Württenberg? «Sì. E il motivo è legato alle radici storiche del Pietismo nella regione del Baden-Württenberg». Il sud della Germania, infatti, è stato storicamente segnato da un diffuso senso di scetticismo verso l’autorità e di critica verso la scienza. Questi sentimenti nacquero tra il XVII e XVIII secolo dalla corrente del Pietismo evangelico, la cui dottrina incitava a verificare la verità in prima persona. Se un tempo il mezzo di verifica era la Bibbia, oggi è Internet.

Si può dire, infatti, che il web sia stata il nido di questo movimento. Come ha affermato la politologa tedesca Katharina Nocum in un’intervista a Deutschlandfunk, le ideologie complottiste di QAnon si erano già diffuse a macchia d’olio al momento del blocco dei profili social, il che ha permesso la nascita di altri movimenti simili, anche oltreoceano. «Senza i social media- ha affermato Ann-Katrin Müller- questa forma di diffusione di disinformazione non esisterebbe nemmeno. I manifestanti si sono trovati e riuniti proprio sulle piattaforme online, come Telegram».

Ad oggi, il movimento dei Querdenken-711 continua a diffondersi e a operare indisturbato e il suo sito ufficiale- vetrina delle prossime proteste- è ancora attivo.