Con l’arrivo dell’estate, l’Italia entra in piena Fase3 dopo il lockdown: tutto aperto, eccetto scuole e università che riprenderanno le loro attività a settembre ma, per il resto,sembra sia giunta l’ora anche per il settore dell’arte, della musica, degli spettacoli, del divertimento e dell’intrattenimento.

Non sono comunque tutte rose e fiori, soprattutto per il teatro:a parte lodevoli e fortunate eccezioni, come il Festival di Ravenna, tutto all’aperto, molte solide realtà stentano a riprendersi dalla crisi economica che la pandemia ha generato. Anche il settore del divertimento in discoteca ne risente, in bilico tra il rispetto del distanziamento sociale e l’offerta di svago, dove si arriva al paradosso secondo cui il vecchio buttafuori diventa il Covid-manager, incaricato di fare rispettare le regole imposte dal decreto nazionale.Un settore che non sembra essere stato in crisi, ma che adesso si riprende gli spazi fisici, è quello delle scommesse. Dalle sale Bingo all’azzardo meno legalizzato, cambia solo la posta in gioco sul tavolo e, per molti giocatori, la disperazione di puntare al tutto per tutto.

Abbiamo fatto un giro per voi nei templi della cultura e del divertimento che si esercitano nell’arte della ripartenza, e questo è il risultato.