I Club Dogo a distanza di dieci anni dall’ultimo disco si riaffermano lasciando un marchio indelebile su Milano. Appartengono a un rap generazionale senza tempo: non possono essere connessi all’old-school rap degli anni ’90, ma neanche incasellati in un genere sperimentale. In questo equilibrio instabile tra passato e futuro, i Club Dogo sono ormai un assioma dell’hip-hop italiano. E, qualora servisse ulteriore conferma della loro innata capacità di trasformare in oro e flow tutto ciò che toccano, lo si capisce già dal primo ascolto del nuovo album in release dal 12 gennaio. Nonostante siano passati quasi dieci anni da Non siamo più quelli di Mi fist, è lampante che sia valsa la pena attendere un decennio per il comeback di questi Re mida, meneghini fino al midolloil triumvirato del rap è tornato con un nuovo album, l’omonimo Club Dogo.

Il colossal rap di una Milano spietata

I Club Dogo sono immanenti grazie ad una credibilità di strada e ad un suono, inciso per la gente, capace di generare hype in ogni sua sfumatura o tendenza. Un sound certamente ancorato alla realtà della città – che riecheggia in ogni quartiere della metropoli, da Baggio a Rubattino, da Gallarate a Brera.

La gente mi ha dato questa medaglia
C’era una volta in Italia
Dove la strada ti abbaglia, la musica ti salva
Questo è l’inno alla marmaglia, il Dogo non abbaia
La gente mi ha dato questa medaglia

(C’era una volta in Italia – Club Dogo)

Quel connotato colossal rap di una banda milanese, capace di narrare con dovizia di particolari una città cruda e spietata – che è quella in cui sono nati e cresciuti – tracciando una parabola dell’immaginario di strada che non è mai cambiato. Si è trasformato, sporcato, evoluto. E infine, grazie a questa ultima fatica, ha permesso loro  di partorire un disco corposo e che si incastra perfettamente in quel vuoto durato quasi dieci anni, dall’album Non siamo più quelli di Mi-fist del 2014.

Un cane a tre teste per vent’anni di storia

Le tracce del nuovo album Club Dogo sono 11, tutti brani asciutti e senza fronzoli. In Nato per questo, il pezzo più conscious dell’album, Gue dice di voler far ‘piangere’ le rime della canzone. Dopo una vita intensa i Club Dogo sono diventati leggenda ed è la gente di strada a dircelo. King of the Jungle racconta, attraverso sonorità reggae old-school, la storia di chi ce la fa partendo da situazioni complicate ed il brano è ulteriormente impreziosito dal sample di Note Killer (Mi-fist, 2003) nell’outro. Un progetto a 360 gradi, un’orchestra in cui si inseriscono anche i visual delle canzoni pubblicati su YouTube: un tributo visivo a quei fan irriducibili che hanno seguito la band in questi vent’anni di carriera. Uno storytelling visuale costruito ad hoc e che vede protagonista un gruppo di ragazzi che dalle case popolari, riunito all’insegna del cane a tre teste,  metteranno a ferro e fuoco la città e ne assumeranno il comando .

I feat. di Club Dogo

Fragili (Non siamo più quelli di Mi-fist, 2014) era stato l’ultimo respiro di una band che aveva ancora troppi irrisolti per non concedersi un’altra chance che è arrivata in questo nuovo album e con un passaggio di testimone: il microfono bollente da Arisa ad Elodie, voce del ritornello dello storytelling d’una Milano malinconica e solitaria. Sfera Ebbasta, altro feat del nuovo album, spezza l’equilibrio vocale autentico e sincero di Gue e Jake: il figliol prodigo della scena trap del 2016 non rinuncia all’autotune odiato dai puristi del genere.

E quindi lascia che splenda
Questa strada s’incendia
Dopo una vita intensa si diventa leggenda
E resto sempre lo stesso
E non cambierò mai, mai, mai

(Nato per questo | Club Dogo feat Marracash)

Immancabile il featuring con il complice numero uno dei Dogo, vincitore del premio Tenco per il miglior album con Noi, Loro e Gli Altri (2022): è il King di Milano Marracash. Sono nati insieme per fare questo, per comporre l’inno di Mameli delle persone con problemi  del brano Mafia del bum bap, inno generazionale che definisce le regole del Club.

I Club Dogo sono i Re Mida del rap italiano

I Club Dogo sono i Re Mida del rap italiano

Il triumvirato torna a regnare

Don Joe, ancora una volta in questo album, ha la capacità di stendere un tappeto sonoro di asfalto rovente che infiamma gli animi di Guè e Jake: l’alchimia dei Dogo è una formula perfetta che dà un risultato inequivocabile. Il rap non è mai stato messo in discussione. E oltre ai fan, anche tutti e tre, in fondo, forse, anelavano a una reunion che andasse oltre gli album singoli  – tutti e tre vengono da lavori solisti ovvero Milano soprano (2021) di Don Joe, Fastlife vol.4 (2021), Guesus (2021) e Madreperla (2023) di Gue e Il ferro del mestiere di Jake la Furia. E nonostante l’incognita principale relativa al ritorno di Jake, forse il più restio ad una riappacificazione, e che però nel 2022 ha voluto rispolverare l’arma del delitto per riaffermare la sua penna tagliente e confermare che la voce portante del progetto è la sua.

Niente interviste, solo rime

Il 20 ottobre 2023 è arrivato sui social un video in stile Batman in una sinistra Gotham-Milano, che annunciava il ritorno della rap band (ospiti speciali l’attore Claudio Santamaria e il sindaco di Milano Beppe Sala). A seguire è stata la volta di tre date al Mediolanum Forum di Assago, che nel giro di pochi giorni sono diventate dieci: tutte sold-out. Il 12 dicembre, dopo la ristampa dei vinili degli album precedenti del trio, è infine arrivata la notizia più attesa: un nuovo album in uscita il 12 gennaio 2024 che ha in copertina il logo del cerbero inciso su un panetto di coca, come previsto nel 2006 nel brano Mi-bastard dell’album Vile Denaro (il logo del dogo sulle panette). Ma anche una due giorni di raduno (12-13 gennaio 2024) in Piazza San Babila a Milano in un pop-up store dedicato alla vendita del merchandising in edizione limitata, vinili, gadget, un tattoo corner e ad un percorso dedicato alla storia del gruppo milanese con video storici e oggetti culto. E poi, il giorno della release, l’ennesimo annuncio: il 28 giugno 2024 i Club Dogo calcheranno il palco di San Siro. Tutti messaggi condensati nell’unica pagina Instagram dei Club Dogo, aperta proprio il 20 ottobre 2023: il trio non ha concesso interviste per l’attesissima uscita sostenendo che tutto ciò che avessero da dire fosse scritto tra le rime delle canzoni quasi a voler ostentare insofferenza reciproca alla stampa e certezza di un lavoro confezionato ineccepibilmente.

Club Dogo: il sogno di ogni zanza si è avverato

I Club Dogo sono tornati, insomma. Ed è così che il sogno di ogni zanza si è avverato (C’era una volta in Italia). La profezia ha decretato che l’inseparabile match tra coca e bicarbonato ha raggiunto il punto di evaporazione e si è diffuso nell’aria della metropoli. La droga di Milano sono i Club Dogo: sono una leggenda che cammina, Club Dogo è pura cocaina, cantano in Frate. E non poteva esserci per i fans notizia più stupefacente.

Club Dogo, la tracklist

1.C’era Una Volta In Italia
2. Mafia Del Boom Bap
3. Nato Per Questo (feat. Marracash)
4. Malafede
5. King of the Jungle
6. Milly (feat. Sfera Ebbasta)
7. In Sbatti
8. Soli A Milano (feat. Elodie)
9. Tu Non Sei Lei
10. Frate
11. Indelebili

Club Dogo, LIVE 2024

10 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
11 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
14 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
15 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
17 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
18 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
25 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
26 marzo 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
15 aprile 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
17 aprile 2024 – Milano, Mediolanum Forum Sold out
28 giugno 2024 – Stadio San Siro Milano