«È conosciuto come uno stato democratico, ma le scorse elezioni ha votato il repubblicano Donald Trump». Non vuole esprimere la sua visione politica, ma con precisione delinea la situazione in Pennsylvania alle soglie dell’Election Day. Chanel Porter, 20 anni, è originaria del Maryland, ma vive in Pennsylvania per studiare “Broadcast Journalism” alla Penn State University (PSU). Si tratta di un’università pubblica che sorge nel 1855 nella cittadina di State College, a circa 300 km da Philadelphia, e che, con i suoi 24 campus, rientra tra le cento migliori università degli Stati Uniti. «Ho scelto la Penn State per il suo incredibile college di comunicazione», dice Chanel che fa parte del team del “Centre County Report”, il telegiornale interamente prodotto dagli studenti e dai tutor del Donald P. Bellisario College of Communications della PSU.

Come tutti i media, anche i colleghi dell’università americana stanno seguendo le elezioni Usa2020 da vicino. Il 13 ottobre il presidente Donald Trump, appena guarito dal Covid, ha tenuto un comizio all’aeroporto di Erie, in Pennsylvania, durante il quale ha attaccato più volte l’avversario democratico, Joe Biden, e la sua politica per arginare gli effetti della pandemia. «Il Coronavirus ha cambiato ogni cosa, anche il modo dei candidati di fare campagna elettorale e le modalità di voto – spiega Chanel – È un periodo assurdo durante il quale molte persone non andranno a votare perché non si sentono al sicuro, mentre altre continuano a sostenere Trump per la gestione della pandemia». Infatti, nonostante Biden sia nato in Pennsylvania e sia attualmente in testa nel suo stato d’origine, la giovane americana evidenzia come esista ancora una fanbase di The Donald. «La maggior parte degli stati di solito si attacca al proprio partito, ma la Pennsylvania è nota per guardare più a fondo nei candidati stessi – continua la Porter –. Com’è noto, in passato, il suo voto è sempre stato importante e Trump ne ha fatto una priorità». Secondo i dati forniti dall’Agenzia ICE (Italian Trade Agency), nel 2018 la Pennsylvania era il sesto stato più ricco degli Usa con un PIL Reale di circa 712 miliardi di dollari. Il settore industriale fa da padrone soprattutto nella manifattura, così come anche nella produzione di gas naturale, per la quale lo stato è secondo a livello nazionale e tra i primi tre negli Stati Uniti per l’export. Altri settori importanti per l’economia sono quello immobiliare, della sanità e delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

Inoltre, «lo Stato è così vario, conta più di 12 milioni di persone e ha un totale di 20 voti elettorali, il che significa che è cruciale per la decisione finale del presidente». Anche per questo motivo la Pennsylvania è soprannominata “The Keystone State”, la chiave di volta, «un pezzo a forma di cuneo che è noto per tenere insieme gli altri pezzi». La Pennsylvania, infatti, è la colonia centrale dei tredici stati originari; ad essa sono associati tre dei momenti più importanti per gli Stati Uniti d’America: la Dichiarazione di Indipendenza (4 luglio 1776 al Congresso di Philadelphia), la Costituzione degli Stati Uniti (17 settembre 1787 a Philadelphia) e il discorso di Abraham Lincoln a Gettysburg (19 novembre 1863) durante la guerra di secessione americana.

Anche l’ex presidente, Barack Obama, ha voluto esprimere il suo sostegno al leader democratico, scegliendo proprio Philadelphia per rivolgersi ai giovani elettori. «La gara è ancora serrata e i sostenitori di Trump stanno spingendo perché vinca, ma penso – dice Chanel – che alla fine sarà Biden a prendere la Pennsylvania».