Da quando Larry Page e Sergey Brin resero pubblico Google Search, nel 1997, Google ha dominato stabilmente il mercato dei motori di ricerca al punto che “googlare” è diventato sinonimo di “fare una ricerca online”. Quello che però emerge da un sondaggio condotto dalla società di consulenza statunitense Morning Consult dal 3 al 5 febbraio 2023 – su un campione rappresentativo di poco più di 2mila adulti americani –, ci sottopone una realtà ben diversa: circa il 14% dei componenti della Generazione Z, che hanno meno di 20 anni, se vuole informarsi su un fatto di cronaca inizia la ricerca su TikTok, cosa che fa solo l’1% dei cosiddetti “boomer”, di età superiore ai 60 anni, e in generale il 2% di tutti gli altri gruppi anagrafici presi in considerazione.
Se su risposte a domande fattuali come “Chi è stato il primo presidente della Repubblica italiana?” o “Quando è nata l’attuale fidanzata di Leonardo DiCaprio?” Google rimane imbattibile, TikTok mette in difficoltà più che altro il panorama dei blog, in cui il lettore è costretto a leggere interi paragrafi di contenuti poco rilevanti prima di arrivare alla ricetta che vuole provare, o ai consigli di viaggio che stava cercando e quello dei video di YouTube che impiegano moltissimo tempo prima di mostrare, per esempio, come aggiustare un lavandino.
Nel momento in cui si cercano contenuti meno leggeri, come quelli che hanno a che fare con la politica, la salute o l’attualità, la questione si fa, però, più complessa. Secondo il Digital News Report 2022 stilato dal Reuters Institute dell’Università di Oxford, che ogni anno offre un’analisi dettagliata dello stato del giornalismo a livello mondiale, TikTok sta diventando molto rapidamente anche una fonte di informazione, soprattutto per le persone tra i 18 e i 24 anni. E Francesca Tripodi, professoressa di Scienze dell’Informazione presso l’Università del North Carolina a Chapel Hill, è convinta che questa tendenza potrebbe esporre un numero crescente di persone alla disinformazione.
Secondo la professoressa siamo, comunque, molto lontani dal momento in cui TikTok diventerà la sola fonte di informazione per le persone. «Google sta cercando di rendere la ricerca più umana e di offrire alle persone un modo per porre domande più facilmente. TikTok offre, invece, una libreria di contenuti infiniti, consultabile senza limiti, su quasi tutti gli argomenti».
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