In questi giorni si è molto discusso del ruolo della piattaforma social cinese TikTok nella protezione e gestione delle informazioni dei suoi iscritti. E proprio nella settimana in cui il colosso posseduto da ByteDance ha annunciato Project Clover, una sorta di enclave autonoma per la protezione dei dati degli utenti europei, sul fronte della privacy sembrerebbe emersa un’altra importante novità.

A partire da marzo 2023, infatti, verrà introdotto sull’app un limite di tempo di utilizzo giornaliero di 60 minuti per i minori di 18 anni. Una volta raggiunto questo limite, all’utente sarà richiesto l’inserimento di un codice di accesso per poter continuare a navigare sull’app. Qualora il minore decidesse di disattivare il limite automatico, al centesimo minuto di utilizzo riceverà un’ulteriore notifica da parte di TikTok, che lo inviterà ad impostare un nuovo limite giornaliero. Per poter prolungare l’utilizzo del social sarà dunque necessaria «un’azione attiva», come ha sottolineato il Responsabile dell’Ufficio Fiducia e Sicurezza di TikTok, Cormac Keenan. «La decisione», continua Keenan, «è stata presa sulla base di una ricerca condotta dagli esperti del Laboratorio di Benessere Digitale del Boston Children Hospital, sebbene ad oggi non esista una posizione universale condivisa sulla durata “consigliabile” di fruizione per i minori».

Si tratta, però, di una misura che rischia di rivelarsi “di facciata”, piuttosto che una vera e propria iniziativa volta alla tutela dei dati dei minori. Una sorta di jolly per scacciare via la tempesta di critiche di queste settimane e per mostrare all’Occidente una marcata sensibilità nella protezione dei dati dei propri iscritti. L’utente minorenne può, infatti, aggirare con facilità le restrizioni imposte dall’app, poiché gli basterà conoscere il codice di sblocco per continuare a navigare liberamente sulla piattaforma.

Per gli utenti di TikTok di età inferiore ai 13 anni il limite giornaliero di tempo di visione sarà impostato a 60 minuti e per questi account un genitore o un tutore dovrà inserire un codice per abilitare 30 minuti di tempo di visione aggiuntivo. Per gli utenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni, inoltre, gli account sono impostati come privati per impostazione predefinita. La messaggistica diretta è disponibile solo per chi ha già compiuto 16 anni e il livestreaming è limitato agli utenti che ne hanno già compiuti 18.

«Queste misure di sicurezza» – conclude Keenan – «andranno ad aggiungersi a quelle già presenti da tempo sull’app, come la funzione di controllo familiare, che permette già ai genitori dei minori di impostare un limite giornaliero di fruizione».

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