I giornalisti americani Ben e Justin Smith, uniti per caso dal cognome, ma soprattutto da un forte interesse per il mondo dell’informazione, annunciano di essere al lavoro per dar vita a un nuovo progetto editoriale. Il primo lascia un posto da editorialista al New York Times e sarà top editor della nuova impresa, il secondo lascia l’incarico di amministratore delegato di Bloomberg Media e ne guiderà la parte commerciale.

L’idea, che ha preso forma lo scorso autunno dopo anni di confronto fra i due, è costruire una newsroom globale che annunci le notizie, offra sfumature a storie complesse senza cadere in prevedibili faziosità e sperimenti nuovi formati di narrazione. Ancora sconosciuti i dettagli su quali generi e regioni del mondo copriranno, su quanto denaro hanno pianificato di raccogliere e sulla data di avvio dell’impresa. Sul pubblico di riferimento, però, Ben Smith si è già sbilanciato: «Ci sono 200 milioni di persone che hanno studiato all’università, che leggono in inglese, ma che nessuno sta veramente trattando come un pubblico, eppure parlano fra loro e si rivolgono a noi. Ecco chi sarà il nostro pubblico». L’obiettivo sarà anche quello di valorizzare i singoli giornalisti, perché chi legge e chi guarda la TV si sente realmente connesso con chi scrive le storie e con chi prepara i servizi.

Prima di approdare al New York Times nel 2020, Ben Smith ha lavorato come reporter a Politico e per più di otto anni è stato caporedattore di BuzzFeed. “La mia scelta è dettata dalla voglia di inseguire un sogno personale, oltre che dalla possibilità di sfruttare una grande occasione di mercato”, ha dichiarato invece Justin Smith in un tweet che annuncia il suo addio a Bloomberg. Dopo un’esperienza ad Atlantic Media, il giornalista ha lavorato a Bloomberg dal 2013, dove “ha contribuito a trasformare il giornale in un media di successo, moderno e digitale”, ha dichiarato il fondatore della testata.

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