Piovono critiche sui media statunitensi. Tuttavia, secondo il professore associato di Comunicazione e giornalismo dell’Università del Maine Michael J. Socolow, un misurato scetticismo può essere segnale di salute democratica. Per il professore, inoltre, la critica dei media rappresenta una componente essenziale dell’alfabetizzazione mediatica e di una democrazia vivace.
Il dibattito aperto sull’etica del giornalismo segnala anche una governance sana, che se da una parte potrebbe amplificare la polarizzazione, dall’altra facilita lo scambio di opinioni differenti e incoraggia analisi critiche della realtà.
Socolow cita un sondaggio dello scorso febbraio condotto dall’azienda Gallup e dalla Knight Foundation, che dimostrava che solo il 26% degli americani ha un’opinione favorevole dei media. Gli americani dalle più disparate idee politiche hanno in comune un crescente disprezzo verso il giornalismo, non importa quanto esso sia accurato, verificato, professionale o etico.
Tra le cause della diffidenza, il professor Socolow individua gli attacchi dei politici ai media: di recente, il governatore della Florida Ron DeSantis, papabile avversario di Donald Trump alle primarie repubblicane in vista delle elezioni presidenziali del 2024, ha attaccato «i media di sinistra» per aver raccontato «bugie» e diffuso «una bufala» sulle sue politiche.
Altri fattori che hanno eroso la credibilità e la reputazione pubblica dei giornalisti sono stati le indagini del Congresso, le cause civili e gli scandali che hanno rivelato comportamenti non etici e non professionali anche all’interno dei giornali più rispettati.
Un altro motivo della sfiducia nella capacità dei mezzi di informazione di adempiere alle proprie responsabilità costituzionalmente protette è il cosiddetto inganno intenzionale. Esso si verifica quando si è consapevoli di mentire, pubblicando o trasmettendo una cosa non vera e spacciandola per un fatto realmente accaduto. L’espediente del sensazionalismo è stato utilizzato da alcuni giornalisti per far progredire la loro carriera e attrarre una fetta più grande di pubblico: fenomeno non estraneo anche a testate prestigiose come il New York Times, Fox News e NBC News.
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