Journalism 360 è un’iniziativa che nasce nel 2016 grazie alla collaborazione tra l’Online News Association (ONA) e la Knight Foundation. Il progetto coinvolge una rete globale di organizzazioni giornalistiche, giornalisti freelance, esperti di tecnologia ed educatori la cui missione è accelerare la comprensione e la produzione di nuove forme di giornalismo immersivo e la cui sfida è investire in nuove tecnologie e progetti innovativi.

L’Online News Association, la più grande associazione di giornalismo digitale del mondo, include giornalisti, esperti di tecnologia, dirigenti, studenti, educatori e altri professionisti dei media digitali con la missione di ispirare e sostenere l’innovazione e l’eccellenza nel giornalismo digitale. L’ONA, quindi, si trova in una posizione unica per comprendere le esigenze dei giornalisti e contribuire a produrre eventi e una formazione giornalistica immersiva.

La Knight Foundation, invece, fondata dai fratelli John e James Knight, è composta da investitori che sostengono una democrazia più efficiente, finanziando la libertà di espressione e il giornalismo, le arti e la cultura nella comunità, la ricerca nei settori dei media e della democrazia. Secondo i fondatori, una comunità ben informata può determinare al meglio i propri interessi ed è essenziale per una democrazia ben funzionante e rappresentativa. Perseguendo queste convinzioni, i fratelli Knight hanno costruito una delle più grandi aziende americane di giornali del XX secolo: «Definiamo l’eccellenza giornalistica come la ricerca completa, accurata e contestuale della verità, sia attraverso la segnalazione sia attraverso il commento. Crediamo che tale giornalismo tenga conto dei potenti, ispiri l’impegno civico e rifletta la diversità della comunità servita», hanno dichiarato.

Negli ultimi anni vi è un costante aumento del numero di giornalisti che sperimentano una narrazione immersiva per raccontare storie importanti in modi nuovi e Journalism 360 punta a fornire workshop di formazione e a stimolare un dialogo continuo tra giornalisti ed esperti di tecnologia. L’idea di base è che lo storytelling immersivo potrebbe aiutare a ricostruire la fiducia dei lettori nel giornalismo e il giornalismo immersivo è un campo vergine, dunque ideale per le sperimentazioni. Spesso ci si chiede quali strumenti usare, come costruire una squadra, perché una storia potrebbe essere migliore se realizzata in un formato coinvolgente. Redattori e caporedattori hanno bisogno di un posto dove possano condividere idee nuove e confrontarsi, così Journalism 360 punta ad aiutare le organizzazioni giornalistiche e i creatori di contenuti ad esplorare tutte le forme di narrazione immersiva: video a 360 gradi, realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista.

Tra il 2018 e il 2020, inoltre, Journalism 360 ha organizzato tre conferenze internazionali a cadenza annuale incentrate sulle pratiche di redazione e sulle innovazioni del giornalismo, lanciando anche una sfida aperta a chiunque sia impegnato a sperimentare con media immersivi, organizzazioni giornalistiche e università di tutto il mondo. I partecipanti erano invitati a presentare idee che utilizzassero lo storytelling immersivo per scoprire nuovi modi per coinvolgere il pubblico e far progredire il campo del giornalismo.

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L’ultima conferenza, tenutasi nel 2020, ha visto 12 progetti vincitori, guidati da creatori di tutto il mondo:

  • An End-to-End Guide for Photogrammetry with Mobile Devices”, promossa dal team di ricerca e sviluppo del New York Times. Il progetto intende insegnare ai fotografi come scattare foto di telefoni cellulari, elaborarle e fornire modelli 3D di alta qualità utilizzando un flusso di lavoro semplice e accessibile.
  • “Expanding the Circle: Black Women in XR” della Cronkite School of Journalism, che fa capo alla Arizona State University. Il numero di donne nere che lavorano nel giornalismo immersivo è basso e questo progetto mira a farlo crescere: formare professori neri per insegnare la tecnologia e, quindi, contribuire a modellarla estendendo questa conoscenza alla comunità nera presso istituzioni con un numero elevato di studenti di colore.
  • AR For Everyone! Experiencing Augmented Reality News Stories in the Browser” del Brown Institute for Media Innovation. Il progetto esplora e documenta come sviluppare e incorporare elementi AR basati su browser e senza marcatori negli articoli di notizie, insieme a elementi di testo e mappatura.
  • Youth Citizen Journalists Sharing Experiences of Covid-19 in Rural South Africa” di Cinema Sunshine. L’obiettivo è responsabilizzare i giovani delle comunità rurali con gli strumenti e la formazione per utilizzare la potenza dei media a 360° per coprire l’impatto socio-economico a lungo termine del Covid-19.
  • “A VR Project with The New Yorker di Sam Wolson. Questo progetto 360 VR utilizza un’architettura digitale ricostruttiva e un’animazione ad acquerello disegnata a mano per dare vita a uno spazio altrimenti inaccessibile.
  • “WebAR Producer Training Series” di Yahoo Notizie. Il giornalista senior di Yahoo News XR Henry Keyser ha ideato un video-corso, suddiviso in dieci sezioni, pensato per imparare a diventare un narratore XR.
  • “In memoriam: an augmented reality experience to mourn and honor N.J.’s Covid-19 victims” di NJ Advance Media: un vasto memoriale virtuale in un parco del New Jersey aiuta i lettori a riunirsi in sicurezza per commemorare le vittime del Coronavirus.
  • The Racial Divide: How I-81 Ripped Apart Syracuse’s Community Fabric” della S.I. Newhouse School of Public Communications, che fa capo alla Syracuse University. Utilizza media immersivi come foto a 360°, modelli 3D e fotogrammetria per aiutare i residenti di Syracuse a visualizzare il passato, il presente e il futuro della terra occupata dal cavalcavia I-81, un tempo quartiere abitato da neri ed ebrei.
  • The Spatial Podcast Project”, progetto indipendente per la produzione e la distribuzione di audio spaziale narrativo.
  • Magic in the Desert” della Wild Wimmins Film: è un coinvolgente viaggio VR/MR che ripercorre il tentativo dell’Argentina di formare la propria identità nazionale basandosi sullo sterminio delle popolazioni indigene.
  • Historias Inmersas: cero no es un numero para empezar”, progetto indipendente che immagina la città colombiana di Medellín come città immersiva VR/AR.
  • Project SHELL”: è un progetto VR interattivo che esplora gli splendidi ambienti della Florida meridionale, nonché le minacce ambientali e i pericoli per la fauna selvatica, dalla prospettiva unica delle tartarughe marine.

Chiunque può entrare a far parte della community Journalism 360. E per favorire i rapporti e il netwoking tra i professionisti di tutto il mondo, ONA e Knight Foundation hanno creato un gruppo Facebook, un account Twitter e una newsletter dedicati per garantire un aggiornamento costante sulle iniziative e i nuovi progetti in cantiere.