Condividere idee, informazioni, risorse e competenze per raggiungere un obiettivo comune: questa è la regola di base del buon giornalismo. Le belle storie vengono a galla grazie al lavoro di squadra e non possono essere classificate come locali, nazionali o internazionali.Al Glocal 2022 di Varese durante l’incontro “Nessun giornalista è un’isola” Alessia Cerantola, Raffaele Angius e Daniela Sala hanno discusso sull’importanza del fare squadra.

“Dall’estero puntano ad avere collaborazioni locali. Sta scomparendo l’idea tradizionale di redazione”, spiega Alessia Cerantola, coordinatrice editoriale per il consorzio di giornalismo investigativo OCCRP. “Le competenze non devono essere spazzate via, ma si devono trasformare. Questi modelli potrebbero essere il futuro dei giornalisti”. La giornalista, infatti, si occupa di inchieste transnazionali utilizzando un modello che prevede la collaborazione di giornalisti che lavorano allo stesso tema per più testate.

Al Festival di Varese si discute di quanto sia importante il lavoro di squadra nel giornalismo, non solo investigativo. Perché il lavoro collettivo è sinonimo di qualità e confronto

Raffaele Angius, invece, parte dalla sua personale esperienza per raccontare l’importanza della credibilità. Il cyber journalist ha fondato una testata giornalistica investigava basata sul principio dello Slow Journalism. Indip.it nasce grazie al crowdfounding, grazie a tutte quelle persone che hanno creduto nel suo progetto e l’hanno finanziato:“La nostra esperienza dimostra che c’è un pubblico di lettori disposto a spendere denaro per sostenere il giornalismo di qualità”.

A parlare di collaborazione anche la Daniela Sala, foto-giornalista che, nel 2020, insieme ad altri colleghi ha istituito il collettivo Fada: produttore di reportage su diritti, minoranze, migrazioni e ambiente. “Il nostro lavoro è collettivo perché discutiamo insieme delle storie che trattiamo.Le notizie locali possano avere una rilevanza nazionale, ma è necessario collaborare con colleghi di altre testate”.

L’incontro, moderato dal giornalista Nando Mastrillo di VareseNews, ha fatto emergerel’importanza di lavorare insieme per un obiettivo comune: raccontare una storia attraverso soluzioni narrative cross-mediali, superando i limiti di risorse e conoscenze del singolo.