Proroga mascherine fino a settembre su mezzi di trasporto e negli ospedali.
Mascherine ffp2 obbligatorie fino al 30 settembre sui mezzi di trasporto, negli ospedali e nelle case di riposo: è questa la decisione del Consiglio dei ministri che si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi. Ancora nulla di certo per quanto riguarda la proroga per gli aerei: sarebbe necessaria una valutazione sulla compatibilità con le regole degli altri Paesi. Invece, dal 15 giugno decade l’obbligo di mascherina nei luoghi al chiuso come cinema e teatri. Addio alle mascherine anche per l’esame di maturità. Già questa mattina Andrea Costa, sottosegretaria alla Salute, ha annunciato: «Non c’è dubbio che siamo di fronte a un altro passo che ci porta alla normalità. Un segnale importante è consentire gli esami nelle scuole medie e superiori senza mascherina». L’uso dei dispositivi di protezione resta, quindi, solo una raccomandazione.
(Daniela Bilanzuoli)
Gazprom riduce del 15% i flussi di gas verso l’Italia.
La Russia porta avanti il piano di riduzione delle forniture energetiche ai Paesi europei. E questa volta tocca all’Italia. Il colosso russo Gazprom ha comunicato all’Eni di aver tagliato il flusso del gas per una cifra pari al 15%. Non si conoscono le ragioni precise di questa decisione ma dovrebbe trattarsi di una risposta del Cremlino alle nuove sanzioni, legate al conflitto in Ucraina, imposte dall’Italia e dagli altri Paesi dell’Unione Europea. Il ministro della Transazione Ecologica, Roberto Cingolani, ha però invitato alla calma: «L’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e al momento non si riscontrano criticità». Tuttavia, il governo italiano ed Eni si stanno muovendo per trovare nuovi fornitori energetici. Algeria, Israele ed Egitto sono i Paesi con i quali l’Italia sta trattando. L’obiettivo è stipulare nuovi accordi legati all’approvvigionamento di gas naturale liquefatto, soprattutto in vista della stagione invernale, quando la richiesta energetica aumenterà. La Russia, intanto, prosegue la sua politica dei tagli anche verso la Germania: dopo la prima riduzione annunciata ieri, oggi il governo di Mosca ha deciso una nuova riduzione del 33% attraverso il gasdotto Nord Stream.
(Alessandro Stella)
Po in secca, chiesto il razionamento dell’acqua in 125 Comuni.
La portata del Po è ridotta ai minimi termini e, come certificato dall’autorità distrettuale che controlla il fiume, si tratta della peggiore secca degli ultimi 70 anni. La siccità che sta colpendo in particolare le zone del Nord Italia è testimoniata dalle immagini sui social media: tra le province di Mantova e Rovigo rimane una «distesa di sabbia e un rigagnolo d’acqua». Una situazione al limite e in peggioramento, che ha costretto una serie di aziende che fanno capo a Utilitalia, l’associazione che riunisce le società di gestione del servizio idrico, a sollecitare la sospensione dell’acqua potabile nelle ore notturne in 125 comuni – cento in Piemonte e 25 nel bergamasco – nella valle del Po. Il livello del fiume è tre metri sotto quello abituale e – fa notare il bollettino dell’Autorità di bacino – «la neve sulle Alpi è totalmente esaurita». I ghiacciai e le sorgenti in alta quota hanno attutito il disagio nel mese di maggio e la richiesta d’acqua è destinata ad aumentare, poiché questo è il periodo in cui c’è bisogno di portare a maturazione le colture.
(Matteo Galiè)
Il Tribunale di Napoli rigetta il ricorso contro Conte: “Abbiamo vinto”
Il Tribunale di Napoli ha “rigettato il ricorso” presentato dagli attivisti seguaci di Beppe Grillo contro la leadership di Giuseppe Conte. Il commento a caldo del capo politico: «Abbiamo vinto e rivendichiamo le scelte democratiche degli iscritti». Quella della città sul Vesuvio «è un’ordinanza ben motivata e articolata, sicuramente tocca tutti i punti nevralgici del ricorso e dà piene ragioni alle tesi fatte dal Movimento», dice, commentando il rigetto del ricorso, l’avvocato Francesco Caldarelli, uno dei legali che ha difeso il Movimento Cinque Stelle e Giuseppe Conte. «È sicuramente una vittoria di Conte, visto che il ricorso è stato respinto, sia pure in sede cautelare. Colpisce l’articolazione dei ragionamenti. Dalla convocazione dell’assemblea alla non rilevanza del regolamento alla sostanziale democraticità delle regole previste nel nuovo statuto: il tribunale ci ha dato ragione». Dunque, osserva l’avvocato Cardarelli, il nuovo statuto rispetta le regole di democrazia interna.
(Francesca Arcai)