Non ci facciamo spesso caso, ma in base a quanto, come e quando tossiamo potremmo carpire informazioni importanti sulla nostra salute. Infatti, la tosse può essere il segnale benigno di un semplice raffreddore o può rappresentare un segnale precoce di patologie respiratorie più rare, come l’asma o il cancro ai polmoni.

Nell’era in cui viviamo le app presenti sui nostri smartphone sono già in grado di raccogliere e analizzare i nostri dati medici: aziende come Google Health hanno messo a punto sistemi che possono accuratamente misurare il numero di volte al giorno in cui una persona tossisce e utilizzare quel dato per eseguire delle diagnosi più ampie.

I dati sanitari di una persona, contenuti all’interno del suo smartphone, sono specifici per l’individuo e possono aiutare il personale medico a condurre diagnosi più accurate. Nello specifico, Google Health sta cercando di impiegare il monitoraggio della tosse per tre obiettivi principali: aiutare le persone a capire come allergeni e polline influiscono sulla salute; informare quando si registra un alto numero di persone che tossiscono nell’ambiente, indicativo della presenza di un’influenza o di casi di COVID-19; far presente alle persone affette da malattie respiratorie eventuali cambiamenti nel loro modo di tossire.

Uno strumento in grado di riuscire a fare tutto questo è l’app Hyfe AI che, attraverso il monitoraggio della tosse, aiuta i medici a creare collegamenti tra la salute dei pazienti e il modo in cui tossiscono. Inoltre, la raccolta dei dati velocizzerebbe il processo della diagnosi al momento della visita, poiché il medico potrebbe prescrivere un trattamento per alleviare la tosse sulla base del monitoraggio giornaliero personale del paziente.

In particolare, l’app dimostrativa gratuita CoughTracker sarebbe in grado di registrare il numero delle volte in cui si tossisce in un giorno. L’azienda Hyfe sta, inoltre, sta verificando se il monitoraggio della tosse attraverso le app digitali possa prevedere l’incidenza di malattie respiratorie anche gravi. Per esempio, la ricerca con l’app Hyfe AI ha scoperto che più un paziente tossisce all’inizio dell’infezione, migliori sono le sue possibilità di ripresa.

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