«Caro lettore, lo so che davvero non ti piacciamo, ma ho pensato che non fosse importante». Con questo titolo ha inizio il longform pubblicato su medium.com sul tema del rapporto tra chi lavora con l’informazione e il suo pubblico. L’autore, Peter Fray, giornalista e editore, espone le proprie riflessioni e i dati inerenti al perché il divario tra chi produce e chi consuma news è oggi di fondamentale importanza.

La situazione è più grave di quanto si pensi: in America, la patria dei watchdog per eccellenza, le statistiche hanno toccato cifre preoccupanti, con solo 4 cittadini su 10 che si fidano davvero della capacità dei media di fornire accurate informazioni.

Un bilancio ancora più preoccupante se si considerano i dati statistici: soltanto il 36 per cento dei lettori di età compresa tra i 18 e i 49 anni ha fiducia nei media.

«Siamo ben lontani dai tempi d’oro del 1999», ha commentato Fray, che però non si lascia demoralizzare e rilancia la proposta di un progetto sostenuto dalla Società di News Design: il Trust Project.

Realizzato dal giornalista Richard Gingras e dalla studiosa Sally Lehrman, Trust Project propone una riconsiderazione del mestiere, in termini etici e tecnici. Più strutturazione, maggiore trasparenza e un ritorno all’idea originaria di watchdog. Il finanziatore, Craig Newmark, fondatore di Craigslist si è detto fiero del progetto.

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