L’immigrazione è un fenomeno complesso da comprendere e da raccontare. Quando i giornali italiani trattano il tema mostrano con preoccupante frequenza una certa debolezza di fondo, pubblicando inesattezze e strafalcioni.

Il corso è organizzato dal Fondo Europeo per l’Integrazione in collaborazione con l’Università Cattolica.Il corso “Comunicare l’immigrazione. Verso Expo 2015”, fino al 18 maggio all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, intende trasmettere competenze interculturali in ambito giornalistico per scrivere in modo corretto su temi che riguardano l’immigrazione; desidera fornire ai giornalisti informazioni affidabili dettagliate sulla ricostruzione del contesto in cui inserire le notizie; è interessato a promuovere maggiore attenzione alle misure antidiscriminatorie in atto nel nostro Paese da parte di organismi istituzionali e non; vuole contribuire a ridurre stereotipi e pregiudizi concernenti le migrazioni.

Il corso, gratuito e valevole per 10 crediti formativi nell’ambito della formazione permanente promossa dall’Ordine dei Giornalisti, è organizzato dal Fondo Europeo per l’Integrazione in collaborazione con l’Università Cattolica.


Sfoglia e scarica la guida: “20 anni di migrazioni in Italia


Di seguito, il programma completo del corso. In fondo, informazioni per le iscrizioni, i contatti e l’obbligo di frequenza.

Programma e docenti:

I Modulo: Scenari

a. “Le parole contano”
Questo modulo ripercorre il processo che sta all’origine delle parole attraverso le quali definiamo i migranti – o, per meglio dire, i diversi “tipi” di migranti, rifugiati e minoranze etniche –; un processo che, sia pure costellato dagli svariati tentativi di “naturalizzazione” di questi concetti che in epoca moderna hanno accompagnato il percorso di nation-bulding, si costruisce socialmente e politicamente, esprimendo il livello di distanza sociale verso le diverse categorie di soggetti, e dunque le aspettative condivise circa la futura composizione della popolazione. Inclusione ed esclusione sono le due dimensioni contestualmente presenti nel processo che, attraverso l’invenzione di determinate categorie sociali, disegna il confine tra chi appartiene e chi non appartiene a una data comunità politica, così come la possibilità, per chi non ne è membro in senso pieno, di varcarne le frontiere geografiche e politiche, di prendere parte alla vita collettiva, di accedere ai diritti e alle opportunità che l’appartenenza a tale comunità garantisce. Prendono così corpo, proprio attraverso le parole, modelli di regolazione della mobilità umana e regimi di cittadinanza che, analizzati attraverso la lente delle scienze sociali, ci appaiono quanto mai arbitrari ed eticamente discutibili.

Il corso sarà tenuto da Laura Zanfrini. Zanfrini è professore ordinario di sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica presso la Facoltà di sociologia dell’Università Cattolica
Date: prima parte 2 marzo 2015 (9.30 – 13.30), seconda parte 16 marzo 2015 (9.30 – 13.30)

b. “La Carta di Roma: diritti umani non solo a parole”
Il riconoscimento dell’altro nella sua differenza e specificità comincia con la scelta delle parole corrette per definirlo. Troppo spesso nelle cronache di attualità relative a richiedenti asilo, rifugiati, migranti e vittime della tratta gli stereotipi narrativi e le generalizzazioni di facile presa schiacciano la deontologia dell’informazione, che impone il dovere fondamentale di rispettare la persona e la sua dignità in qualunque contesto, senza alcuna discriminazione. Il modulo propone un’analisi delle norme specifiche e di alcuni casi mediatici.

Il corso è tenuto da Marco Deriu. Docente a contratto di Teoria e tecniche delle comunicazioni di massa presso l’Università Cattolica e di Etica e deontologia dell’informazione presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Cattolica.
Date: prima parte 9 marzo 2015 (9.30 – 13.30), seconda parte 23 marzo 2015 (9.30 – 13.30)

II Modulo: Tecniche

a. “I media digitali come spazio interculturale: strategie e tecniche di comunicazione”
Lo spazio digitale in cui si fa informazione attraverso siti web, ma soprattutto oggi social network e blog, ha caratteristiche peculiari anche dal punto di vista della comunicazione interculturale. L’intervento avrà il duplice obiettivo di analizzare best practices (ed epic fail) di informazione sul tema dei migranti in rete e di individuare dove e come gli stessi migranti fanno informazione su di sé, costituendo una fonte, all’interno del web 2.0.

Il corso è tenuto da Nicoletta Vittadini. Docente Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
Date: 20 aprile 2015 (9.30 – 13.30)

b. “Fotogiornalismo e migrazioni”
Il seminario offrirà una panoramica storica sui progetti fotografici che hanno documentato e interpretato il fenomeno delle migrazioni succedutesi in ambito internazionale nel corso dell’ultimo secolo. Le immagini proposte saranno anche un modo per analizzare l’evolversi del linguaggio fotografico in ambito giornalistico e multimediale.

Il corso è tenuto da Leonardo Brogioni. Giornalista pubblicista, docente di fotogiornalismo presso l’associazione culturale Polifemo e presso la Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica
Data: 13 aprile 2015 (9.30 – 13.30)

c. “Audiomigrante. Come si raccontano singole storie di grandi migrazioni”
Abstract – Il corso ha come obiettivo quello di fornire una abbondante documentazione e analizzare alcuni cases significativi dello sviluppo del racconto radiofonico e audiodocumentario rispetto alle esperienze di migrazione, sulle diverse sponde del Mediterraneo. Brevi cenni di grammatica e sintassi radiofonica, cenni generali sulla presa del suono, la struttura drammaturgica, le scuole di montaggio audio.

Il corso è tenuto Angelo Miotto. Giornalista professionista, ha lavorato a Radiopopolare e Peace Reporter. È docente di Tecniche dell’inchiesta radiofonica presso la Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica.
Data: 27 aprile 2015 (9.30-13.30)

3° Modulo: Focus approfondimento

a. “Il paradosso centro americano: in fuga da una guerra che non c’è vero la gabbia dorata USA”
La frontiera sud degli Stati Uniti è il più affollato corridoio migratorio del pianeta. Ogni anno, in media, mezzo milione di esseri umani – in parte centroamericani di Honduras, El Salvador e Guatemala – lo attraversa mentre insegue il sogno americano. Si imbattono, invece, nell’incubo Messico, dove i migranti sono bottino prezioso per i narcotrafficanti in guerra fra loro e con lo Stato. Il paradosso è che i centramericani fuggono proprio dal conflitto portato nei loro territori da quegli stessi narcos, attraverso i loro affiliati locali, le pandillas. Il cosiddetto “Triangolo Nord” – Honduras, El Salvador, Guatemala – detiene il macabro record mondiale di violenza. Le bande reclutano bimbi e adolescenti con la forza per impiegarli come carne da cannone. Migrare è, dunque, questione di vita o di morte. Chi parte, però, si ritrova intrappolato in un’analoga violenza e ancor più vulnerabile, perché irregolare. I sopravvissuti al viaggio – sempre che oltrepassino il “muro” – devono, poi, prepararsi a una vita da invisibili o, come si dice, “indocumentados”. E nemmeno l’ordine esecutivo di Obama sembra poterli aiutare.

Il corso è tenuto da Lucia Capuzzi. Giornalista professionista presso la redazione Esteri di Avvenire con particolare specializzazione sull’area Latinoamericana.
Data: 4 maggio 2015 (9.30 – 13.30)

b. “Comunicare e con-testualizzare la cultura islamica”
Il seminario, strutturato come un percorso di confronto e scoperta dell’“altro”, prende in considerazione sia il contesto d’origine sia quello della migrazione, con uno sguardo rivolto anche alle seconde generazioni. Il principale obiettivo è quello di presentare una realtà composita, complessa e dinamica, a partire dalla riflessione su aspetti culturali che maggiormente si prestano ad essere valorizzati come strumenti per comprendere i cambiamenti in atto nel nostro Paese e le relazioni tra le diverse sponde del Mare Nostrum.

Il corso è tenuto da Antonio Cucciniello, Arabista e islamologo collaboratore presso Ismu.
Data: 11 maggio 2015 (9.30 – 13.30)

c. “Brutti, sporchi e cattivi”: Immagini, stereotipi e pregiudizi contro i Rom”
A partire dal celebre film di Ettore Scola del 1976, il seminario intende discutere le dinamiche storiche e sociali che hanno contribuito ad una diffusa rappresentazione negativa delle popolazioni Rom nel contesto italiano e nel contesto europeo. Nel corso del seminario saranno presentati i dati e i caratteri di differenti gruppi Rom e Sinti, con un’attenzione specifica alle loro condizioni socio-economiche. Inoltre saranno approfonditi i processi di discriminazione e di esclusione nei differenti ambiti di vita che alimentano, da un lato, il pregiudizio anti-Rom, e dall’altro le tendenze all’illegalità e alla devianza di una parte dei cittadini Rom. In tal senso, sarà dato ampio spazio alla rappresentazione nei mass-media della figura del Rom evidenziandone le retoriche utilizzate, le quali allargano la distanza tra la società cosiddetta “normale” e la variegata società Rom. Infine, saranno analizzati le politiche europee e italiane adottate per contrastare l’esclusione e la discriminazione di tali gruppi.

Il corso è tenuto da Alfredo Alietti, Docente di Sociologia urbana e del territorio presso l’Università di Ferrara. Collaboratore Ismu.
Data: 18 maggio 2015 (9.30 – 13.30)


Programma e docenti: i seminari

Il corso vedrà anche 4 seminari destinati a 25 giornalisti ciascuno.

Seminario 1:
Laura Silvia Battaglia – Giornalista professionista freelance, ha prodotto numerose inchieste sui conflitti nel mondo, tra cui Libano, Israele, Gaza, Afghanistan, Serbia, Kosovo . 10 marzo 2015 – 9.30 – 13.30

“Migrazione e misunderstanding: le leggi e la terminologia giuridica nella rappresentazione dei media”
Nonostante la Carta di Roma sia entrata in vigore nel 2008, le violazioni al protocollo d’intesa nei media italiani sono quotidiane. A ciò si aggiunga una accresciuta polarizzazione nel dibattito sull’islam che pone ulteriori sfide sul piano di una comunicazione corretta ed informata. Il corso punta a sceverare nel dettaglio le indicazioni della Carta di Roma, fornire esempi per una corretta applicazione delle sue direttive, mettere a confronto diverse testate che affrontano il tema della migrazione, andare in profondità sugli aspetti e sulla terminologia giuridica, per fornire al migrante uno status di dignità nella rappresentazione dei media.

Seminario 2:
Lorenzo Bagnoli – Giornalista professionista freelance collabora con Linkiesta , Lettera43 e Terre di mezzo – 24 marzo ore 9.30 – 13.30

Da Mare Nostrum a Triton: le risposte italiane ed europee agli sbarchi del 2014
Il 2014 è un anno spartiacque nella storia dell’immigrazione verso l’Italia. Il nostro Paese ha scoperto di essere meta per gli immigrati economici nel 1993 e vent’anni dopo diventa un punto di passaggio obbligatorio per chi vuole raggiungere il Nord Europa. L’immigrazione apre un conflitto all’interno dell’Unione europea, che vede contrapposti – come in campo economico – i Paesi nordici a quelli affacciati sul Mediterraneo. A chi spetta il compito dell’accoglienza? La guerra si consuma a colpi di direttive e di infrazioni al diritto europeo. In mezzo a questo fuoco incrociato migranti e richiedenti asilo che salpano da Libia, Egitto e Turchia. Il seminario affronta le cause che hanno spinto la Marina Militare a lanciare Mare Nostrum, analizza i costi e le conseguenze di questa missione e arriva a confrontarla con Triton.

Seminario 3:
Elena Parasiliti
– Giornalista professionista, già Direttore di Terre di mezzo – 21 aprile 9.30 – 13.30

È permesso? Storia di una legge in cerca di cittadinanza
Dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini, fino al pacchetto sicurezza: com’è cambiata la legislazione in Italia in tema di migrazioni tra click day, decreti flussi e sanatorie. Perché diritti e doveri – quando si tratta di “stranieri”- non sempre vanno di pari passo.

Seminario 4:
Giancarlo Blangiardo – Professore ordinario di Demografia c/o l’Università degli Studi di Milano Bicocca, responsabile settore monitoraggio immigrazione di Ismu – 12 maggio 9.30 – 13.30

“Dare i numeri per conoscere la realtà. Avvertenze per l’uso dei dati statistici sull’immigrazione”
La conoscenza della realtà migratoria del nostro tempo passa necessariamente attraverso la lettura di una serie di dati statistici provenienti dalle fonti più disparate. L’approccio critico a tali fonti è premessa irrinunciabile per raccontare e interpretare le dinamiche di in fenomeno rispetto al quale l’informazione mediatica (ma anche quella “scientifica”) sconta talvolta stereotipi e orientamenti ideologici. Il seminario si propone di fornire non solo un’immagine il più possibile oggettiva degli aspetti quantitativi e qualitativi dell’immigrazione in Italia, ma vuole anche aiutare la formazione di uno spirito critico sia sulle fonti che ne supportano la conoscenza, sia sugli strumenti e le procedure con cui avviene la trasformazione del dato statistico in corretta “informazione”.


Informazioni generali per gli allievi:

Orari e registro di presenza 

  1. Il registro delle presenze deve essere firmato ogni lezione in ingresso e in uscita dall’aula.
  2. Le firme sul registro non sono ritenute valide se si utilizzano sigle o penne colorate. Non sono ammesse sbianchettature.
  3. Il registro delle presenze è un documento ufficiale, pertanto esso non deve essere in alcun modo danneggiato. Sarà cura del tutor vigilare sulla corretta compilazione del registro.

Frequenza 

  1. La frequenza delle lezioni è obbligatoria.
  2. Le assenze per giustificati motivi sono contemplate in misura non superiore al 20% del totale ore corso (40 ore complessive).
  3. In caso di dimissioni (o percentuale di assenza superiore al 20%), i Corsisti sono tenuti a rilasciare una dichiarazione scritta di rinuncia alla partecipazione al corso, specificando le motivazioni dell’abbandono.

Per ogni altra informazione qui non espressamente contemplata riferirsi al regolamento didattico d’Ateneo.

Per ulteriori chiarimenti rivolgersi a
Ufficio Coordinamento Progetti a Bando
Paola.Andorno@unicatt.it
Tel. 02/7234.5835

Progetto cofinanziato da:


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Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi