La lotta ambientalista arriva in sala con il secondo film di Michele Vannucci. Delta, come suggerisce il titolo, è ambientato sulle sponde deli fiume Po ed è la storia di due personaggi estremi. Osso, interpretato da Luigi Lo Cascio, è un pescatore da generazioni che assume il ruolo di difensore del territorio dalla pesca indiscriminata. Contro di lui si schiera Elia (Alessandro Borghi), un bracconiere adottato dai Florian, una famiglia Sinti proveniente dalla Romania. Per loro il Po è un nuovo Danubio da sfruttare., soprattutto per il pesce siluro. Lo scontro raccontato da Vannucci è prima di tutto un conflitto umano tra due personalità in cerca di un equilibrio irraggiungibile. La lotta per l’ambiente è il presupposto per mettere una contro l’altra due visioni differenti del mondo. L’attaccamento affettivo di Osso e lo sfruttamento economico di Elia.

Il terzo grande protagonista del film è il paesaggio che circonda i due personaggi principali. La maggior parte delle scene avviene all’esterno, in un’atmosfera che influenza l’agire di Osso ed Elia e che ricorda il mito della frontiera, un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Il cielo plumbeo, l’aria stagnante e la nebbia persistente che avvolge ogni cosa e nega la vista dell’orizzonte. Tutto questo condiziona e direziona i pensieri dei due: il fronte è l’unica cosa tangibile e resta sempre il fiume.

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