Il calcio italiano torna prepotentemente a far sentire la propria voce nel panorama europeo. Napoli, Milan, Inter, Juventus, Roma e Fiorentina: sono ben sei le squadre di Serie A che si sono qualificate per i quarti di finale delle tre coppe continentali. Nessun altro Paese, arrivati a questo punto, è riuscito a portare un numero più alto di squadre così avanti nelle competizioni.
In Champions League continua il sogno di Inter, Milan e Napoli. Il calcio italiano riporta tre squadre ai quarti di finale della più prestigiosa competizione europea, diciassette anni dopo l’ultima volta. E se per le due milanesi è un dolce ritorno su questi palcoscenici prestigiosi, per il Napoli la gioia è ancora più grande: gli azzurri entrano nelle prime otto d’Europa per la prima volta nella loro storia. La squadra di Spalletti prosegue la propria stagione straordinaria. A partire dal dominio assoluto in campionato dove è prima con un vantaggio di 18 punti sull’Inter grazie a un livello di gioco altissimo e sempre costante. Ma pure in Champions, ambiente storicamente ostico, il Napoli sembra fino ad ora irrefrenabile. Agli ottavi ha spazzato via i tedeschi dell’Eintracht Francoforte: 2-0 all’andata, 3-0 al ritorno. Difesa impenetrabile e una fase offensiva stellare guidata da un’incontenibile Victor Osimhen. E se gli uomini di Spalletti hanno fino a qui mostrato un calcio degno dei migliori club europei, Inter e Milan hanno trovato la via dei quarti in modo diverso ma altrettanto efficace. Catenaccio e cinismo: due elementi tipici su cui spesso in passato le squadre italiane hanno costruito i loro successi europei. Negli ottavi di finale i rossoneri e i nerazzurri hanno superato rispettivamente Tottenham e Porto con un percorso uguale: vittoria casalinga per 1-0 all’andata e pareggio per 0-0 difeso con i denti al ritorno. Il Milan, nonostante una rosa qualitativamente inferiore, ha tenuto testa agli inglesi annullando completamente il pericoloso pacchetto d’attacco degli Spurs. Gli uomini di Pioli hanno dimostrato una leggera superiorità nella doppia sfida dove hanno però sprecato numerose occasioni che avrebbero reso il punteggio più rotondo. L’Inter invece ha sofferto maggiormente contro i portoghesi, ma si è qualificata con un gol del redivivo Romelu Lukaku e soprattutto grazie a una difesa apparsa raramente così solida nel resto della stagione. Ma il modo in cui la qualificazione è stata ottenuta non conta. La vera notizia è che Milan e Inter, nonostante stiano passando un’annata al di sotto delle aspettative in Serie A, torneranno a giocarsi i quarti di Champions League dopo oltre dieci anni dall’ultima volta.
Napoli, Milan, Inter, Juventus, Roma e Fiorentina: era dal 1999 che l’Italia non portava così tante squadre nei quarti di finale di tre coppe europee. Tra sogni e possibilità concrete, la vittoria di almeno un torneo non è impossibile.
E l’urna del sorteggio si è rivelata benevola per le italiane. Ai quarti sarà sfida tutta italiana tra Milan e Napoli, mentre l’Inter se la giocherà col Benfica, rivelazione di questa edizione di Champions ma sicuramente più abbordabile rispetto a Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid (le tre vere favorite per la vittoria finale). E visto l’accoppiamento già stabilito per le eventuali semifinali – sarà Milan o Napoli contro Inter o Benfica – immaginare un’italiana in finale non è certo utopia.
Ma l’Italia continua a lasciare il segno anche nelle altre coppe europee. In Europa League approdano ai quarti di finale Juventus e Roma. I bianconeri, retrocessi dalla Champions dopo essere arrivati terzi nel girone, hanno superato agevolmente il Friburgo. La squadra di Allegri, dopo la vittoria per 1-0 all’andata, ha certificato la propria superiorità in Germania imponendosi 2-0. Questo trofeo è un vero e proprio obiettivo stagionale per i bianconeri. La pesante penalizzazione di 15 punti subita in Serie A a causa delle plusvalenze fittizie, infatti, rischia di compromettere la qualificazione alla prossima Champions. Ma vincendo l’Europa League gli uomini di Allegri avrebbero il pass garantito alla massima competizione europea della stagione 2023/2024. La Roma invece ha superato con sorprendente facilità la Real Sociedad. I giallorossi hanno gestito il 2-0 maturato nella prima gara (0-0 al ritorno) contro gli ostici spagnoli e confermano il buon feeling degli ultimi anni con le coppe europee.
Anche in Europa League il sorteggio dei quarti sorride alle italiane. La Juventus sfiderà i portoghesi dello Sporting Lisbona. La Roma invece affronterà gli olandesi del Feyenoord, in quella che sarà la riedizione della finale di Conference League del 2022, quando i giallorossi si imposero 1-0 conquistando il torneo. I due club italiani sulla carta, tra le squadre rimaste, sembrano inferiori solo al Manchester United e senza dubbio sono tra le favorite per la vittoria finale.
Infine, appunto la Conference League: nella rassegna europea meno prestigiosa e nata solo due anni fa, troviamo ancora in gioco la Fiorentina. Per i toscani nessun problema contro i turchi del Sivasspor: dopo aver vinto 1-0 all’andata, hanno dominato in trasferta per 4-1. L’en-plein italiano però è sfumato a causa dell’eliminazione della Lazio. Per i biancocelesti, privi del loro bomber Ciro Immobile, sono arrivate due sconfitte contro gli olandesi dell’AZ Alkmaar.
La Fiorentina ora ai quarti troverà i polacchi del Lech Poznan: un impegno che sulla carta non dovrebbe rappresentare particolari problemi. Più in generale i Viola sono probabilmente i principali favoriti per la vittoria del torneo. Squadre come West Ham, Nizza e AZ Alkmaar non sono certo superiori ai toscani. L’obiettivo quindi è quello di tenere la Conference League in Italia, dopo che la prima edizione è stata appunto vinta dalla Roma.
La Serie A, dunque, torna a brillare in Europa, nonostante negli ultimi anni risulti meno competitiva, sia a livello economico che a livello tecnico, rispetto ad altri campionati. E ovviamente questo traguardo non basta per certificare una rinascita del calcio italiano. Il lavoro da fare certamente è ancora tanto, tuttavia da qui a giugno si può sognare e in alcuni casi anche provare sul serio a conquistare un trofeo.