Il Salone del Libro di Torino chiude un’edizione dai grandi numeri con la conferenza stampa finale all’evento. L’incontro è organizzato proprio per rimarcare i grandi successi raggiunti dalla nuova direttrice Annalena Benini: oltre 28mila studenti hanno scelto di perdersi per gli immensi padiglioni del Lingotto, più di un quarto dei panel organizzati durante i cinque giorni hanno fatto sold out e per la prima volta è stato il venerdì il secondo giorno con la maggiore affluenza, subito dopo il sabato. Ciò che più sorprende della trentaseiesima edizione – intitolata Vita Immaginaria – è la grande partecipazione da parte dei giovani lettori: il 29% di chi ha preso i biglietti online, infatti, è under 25. Un ottimo traguardo raggiunto grazie alla scelta lungimirante di puntare su ospiti pop amati dagli adolescenti: Zerocalcare, Elisa De Marco e Francesca Fagnani in prima linea.

Foto Serena Curci

Foto Serena Curci

E la conferenza stampa di chiusura è stata l’occasione per svelare le date della trentasettesima edizione: il prossimo anno la più importante manifestazione italiana dedicata all’editoria si terrà dal 15 al 19 maggio, sempre al Lingotto. Sipario inatteso – seppur da remoto – quello del Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca: sarà proprio la Campania la regione ospite del prossimo Salone Internazionale del Libro. Non sono mancate le polemiche da parte del governatore nei confronti dell’attuale maggioranza. Il politico ha così esordito: «Spero non dovremmo venire qui con la tessera del partito il prossimo anno: sarà importante discutere sul destino della democrazia italiana». De Luca ha poi aggiunto: «Sarà una bella occasione di dibattito in un momento complicato nella vita del nostro Paese: c’è da riflettere con la scrittura e con i libri che ci obbligano a pensare di più».

Conferenza stampa di chiusura con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. La Campania sarà la regione ospite dell’edizione 2025 del Salone Internazionale del Libro

Il Salone del Libro, tra polemiche e grandi emozioni, resta un evento che unisce gli appassionati di libri, ma anche chi ha voglia di respirare l’aria di cultura, intrattenimento e creatività che vibra tra gli immensi padiglioni del Lingotto. Sale gremite di pubblico, file chilometriche e un profluvio di libri di ogni genere: questi i tre elementi imprescindibili che contraddistinguono il maggio torinese. Fino all’ultimo giorno il Salone diventa un luogo in cui è il clima di festa a farla da padrona. Uno spazio in cui coesistono nello stesso ambiente scrittori come Salman Rushdie e personaggi della televisione come Luciana Litizzetto: un luogo in cui le distanze si accorciano.

Foto di Serena Curci

Foto di Serena Curci

Ultima a salire sul palco la direttrice del Salone Annalena Benini: la scrittrice, visibilmente emozionata, ha raccolto quest’anno l’eredità del suo collega Nicola Lagioia. L’autrice di La scrittura o la vita ha così esordito: «Un anno di lavoro meraviglioso in cui la mia vita è cambiata: in questi giorni ho sentito la bellezza di quello che avevamo immaginato diventare reale». La trentaseiesima edizione segna l’inizio di una nuova era e nuove Vite Immaginarie per il futuro del Salone Internazionale del Libro.