Il 5 giugno i cittadini milanesi saranno chiamati alle urne per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale. Si potrà votare solo domenica 5 giugno dalle ore 7.00 alle 23.00. In caso di ballottaggio si tornerà a votare domenica 19 giugno. Nei giorni scorsi il Governo, su iniziativa del Ministro Alfano, stava per presentare un decreto legge per estendere l’apertura dei seggi anche a lunedì 6 giugno. La proposta era stata avanzata dal Ministro dell’Interno per ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi dell’astensionismo. Alfano, però, ha ritirato la proposta. «Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali, sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa, valuto opportuno lasciare le cose come stanno».
Il sistema elettorale per le Amministrative è molto semplice e comporta l’elezione diretta del Sindaco. La legge elettorale prevede che per i comuni con più di 15.000 abitanti il candidato sindaco per vincere al primo turno debba ottenere il 50% dei voti più uno. Nel caso in cui nessuno dei candidati sindaci raggiungesse la maggioranza assoluta, è previsto il secondo turno, il ballottaggio, a cui partecipano i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
È importante sottolineare che l’elezione del Consiglio Comunale avviene, invece, solo al primo turno. Nell’eventuale ballottaggio l’elettore è infatti chiamato a scegliere solo tra i due candidati rimasti per la guida di Palazzo Marino.
Gli aventi diritto al voto si dovranno recare al seggio dotati di un documento di identità valido e della tessera elettorale. Prima di entrare nell’urna gli elettori riceveranno due schede. La prima, di colore azzurro, servirà per eleggere il Sindaco e i 48 Consiglieri Comunali. Ai votanti sarà consegnata una seconda scheda, di colore verde, sulla quale si voterà per il Presidente di Municipio e il Consiglio di Municipio (ogni Municipio corrisponde per topografia alle preesistenti 9 zone della città).
L’elettore sulla scheda azzurra può votare nei seguenti modi:
- può tracciare un segno sul rettangolo del candidato sindaco, senza mettere alcun contrassegno su un simboli delle liste. In tal caso, si intende valido solo il voto per il candidato prescelto e nessun voto va alla lista o alle liste collegate.
- può tracciare un segno su un simbolo di una lista. In tal caso si esprime un voto valido sia per la lista votata sia per il candidato sindaco ad essa collegata.
- può manifestare il voto di preferenza per i candidati alla carica di consigliere comunale scrivendone il nominativo nelle righe stampate a fianco del simbolo della lista di appartenenza dei candidati che si desidera votare (non è strettamente necessario tracciare un segno sul simbolo della lista). In tal caso, l’elettore esprime un voto valido sia per la lista cui appartengono i candidati, sia per il candidato sindaco ad essa collegato, per la stessa logica del punto b).
- può tracciare un segno sul rettangolo di un candidato sindaco e un altro segno su un simbolo di una lista non collegata al candidato sindaco prescelto. In questo caso l’elettore si avvale dello strumento del cosiddetto voto disgiunto. Anche in questa circostanza, accanto al simbolo della lista votata è possibile esprimere la preferenza per un determinato candidato alla carica di consigliere comunale (vedi punto c).
Inoltre è importante ricordare che a partire da questa tornata elettorale sarà possibile esprimere fino a due preferenze. L’elettore, se vuole avvalersi di questa facoltà, dovrà scrivere il cognome di due candidati di genere diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza espressa. Se espresse, le preferenze devono essere manifestate per due candidati appartenenti alla stessa lista.
Le modalità di voto della scheda azzurra descritte per eleggere il Sindaco e il Consiglio Comunale valgono e sono applicabili anche per la scheda verde, atta all’elezione dei 9 Presidenti di Municipio e i rispettivi 30 Consiglieri per Municipio.
In tutti i 9 Municipi della città di Milano, il candidato Presidente, per essere eletto al primo turno, deve superare il 40% più uno dei voti validi. In caso di superamento del quorum del 40% da parte di due candidati vince quello che ha riportato il maggior numero di voti validi e, in caso di parità di voti, il candidato la cui lista o raggruppamento di liste ottiene la maggior cifra elettorale complessiva. In caso di ulteriore parità di cifra elettorale, è proclamato eletto il candidato più giovani di età. Nel caso in cui il 40% non fosse raggiunto da alcun candidato, è previsto anche per i Municipi il secondo turno, che si svolgerebbe in concomitanza e con lo stesso regolamento di quello comunale, il 19 giugno.