Il fenomeno migratorio diventa notizia solo di fronte agli sbarchi.Continuiamo a definirlo “emergenza”, invece sono più di trent’anni – quantomeno dallo sbarco della Vlora nel 1991 a Bari – che la migrazione dal Mediterraneo verso l’Italia porta d’Europa è la quotidianità. E’ così quotidiana che il sistema di accoglienza è capillare sul nostro territorio e ha trasformato molte città, ai quattro punti cardinali dei nostri confini, in luoghi di frontiera. A Gorizia, Ventimiglia, Augusta e Crotone si ridisegnano la storia individuale e collettiva, l’urbanistica, il sistema abitativo, i servizi, la scuola. Dopo il recente naufragio di persone migranti a Cutro, in Calabria, abbiamo cercato di andare più a fondo, oltre gli stereotipi e il sensazionalismo. Lo abbiamo fatto con i dati e osservando il sistema di prima d’accoglienza che pesa sulle – e, allo stesso tempo è merito e responsabilità delle – amministrazioni locali.
- Ancora un naufragio nel cuore spezzato del Mediterraneo – di Eleonora Bufoli
- L’Italia delle frontiere: storie dai quattro angoli d’accoglienza - di Francesca Arcai, Maria Colonnelli, Andrea Miniutti, Fabio Pellaco