Stampare razzi e lanciagranate in 3D potrebbe avere implicazioni nella guerra moderna: in questo modo, gli eserciti e le insurrezioni potrebbero avere un facile accesso ad armi anticarro economiche e usa e getta.
In Texas, alcuni designer appassionati hanno riprodotto un falso lanciarazzi AT4 utilizzando una stampante 3D e altre parti fatte in casa: un’arma che non è ancora pronta ad abbattere un carro armato o un fragile bersaglio di compensato.
Il costruttore dell’AT4 è Steve, un ex meccanico dell’esercito che ha chiesto a VICE News di essere identificato solo con il suo nome di battesimo per non mettere a rischio il proprio lavoro. Insieme ai suoi partners ha ottenuto una licenza speciale per condurre ricerche utilizzando esplosivi ad alto potenziale e costruire armi classificate come “dispositivi distruttivi” ai sensi della legge federale. «Per quanto ne so, i nostri razzi sono i primi al mondo ad essere un’arma anticarro legittima completamente stampata in 3D. Altri hanno realizzato “lanciarazzi”, ma non hanno una testata distruttiva», ha dichiarato a VICE News.
Steve, che ha fondato la “D&S Creations” con Dan, un altro ex meccanico, racconta che «una bomba al plastico può abbattere un carro armato e tutti coloro che vi sono dentro». E aggiunge: «I governi del mondo che desiderano opprimere i loro vicini devono essere consapevoli che con una tecnologia come questa, con droni economici e bombe stampate possono neutralizzare apparecchiature multimilionarie e uccidere gli operatori con un rischio minimo o nullo per il pilota di droni».
Le armi costruite in maniera artigianale hanno già fatto irruzione tra i gruppi ribelli del Myanmar e in Messico, dove i cartelli della droga stanno sviluppando i propri lanciagranate improvvisati.
Un documento dell’agenzia governativa statunitense ATF per l’Alcol, il Tabacco, le Armi da fuoco e gli Esplosivi afferma che nelle “hechizas”, i laboratori messicani clandestini di armi, gli uomini dei cartelli fabbricano granate improvvisate da 40 mm e producono i bossoli attraverso il “controllo numerico computerizzato” o la fresatura CNC. Inoltre, sono soliti utilizzare dei lanciagranate sottocanna da 40mm.
Un altro documento dell’ATF rivela che “un lanciagranate fatto in casa è fabbricato con alluminio o, in alcuni casi, un tubo d’acciaio da 37 mm viene allargato per adattarsi ad una granata da 40 mm”. Armi di questo tipo sono state trovate nel 2020 negli Stati di Jalisco, Michoacán e a Città del Messico: erano attaccate a un fucile rinvenuto sulla scena di un tentativo di omicidio ai danni del capo della polizia della capitale.
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