Ognuno combatte per qualcosa. C’è chi si riappropria di una vita a cui stava per porre fine, chi si batte perché nessuno venga più avvelenato, chi ha trasformato la propria esistenza in un simbolo, e per questo viene amato e odiato, chi non cede alle narrazioni millenarie e chi vuole sovvertirle. Le dieci storie che abbiamo scelto questa settimana per voi parlano di questo e di molto altro. Buona lettura.
Megan Rapinoe e Sue Bird sono l’iconica coppia lesbica dello sport americano. La loro storia d’amore è anche fatta d’impegno nei diritti civili (Gq)
In Colombia, i continui attacchi ai gasdotti causano la dispersione di petrolio e di gas. Un reportage ne evidenzia i misteri e le controversie (Harpers)
Un fondoschiena perfetto, ma a quale prezzo? Cosa c’è dietro all’incredibile crescita della chirurgia più pericolosa, quella ai glutei (Guardian)
Lo scorso anno il fuoriclasse del baseball Drew Robinson si è sparato in testa, ma è sopravvissuto. Oggi vive per tornare in campo (Espn)
A 13 anni Megumi Toyota scomparve da una spiaggia in Giappone. Si scoprì che era stata rapita da agenti nordcoreani ed era finita ad addestrare le spie di Pyongyang (Bbc)
La storia di una donna ebrea e del pilota francese che hanno sfidato e battuto la Germania nazista in una corsa automobilistica (La Nacion)
In Africa il Covid-19 ha distolto l’attenzione da malattie pericolose che causano numerosi decessi (Le Monde)
La schiavitù e il razzismo nel mondo classico dovrebbero non essere più giustificate. La pensa così il professore di storia di Princeton Dan-el Padilla Peralta (New York Times)
L’arte afroamericana ha più di duecento anni, ma nessuno ne parla. Un viaggio fotografico alla scoperta di opere troppo a lungo trascurate (New York Times)
La storia della Marvel e quella di Stan “the Man” Lee, tra dispute e accuse (New Yorker)