JSafe è un’app costruita per i giornalisti, in particolare per le donne, che permette di segnalare casi di molestie e di trolling, e di ricevere un supporto di follow-up.

L’applicazione, lanciata dalla Coalizione per le donne nel giornalismo (Cfwij) vuole aiutare i giornalisti a combattere le intimidazioni e a trovare le risorse di cui hanno bisogno quando si trovano in situazioni di minaccia. Cfwij ha collaborato con il Reynolds Institute of Journalism (Rij) dell’Università del Missouri per quasi due anni per sviluppare questa app con un servizio sicuro ed efficace. L’app JSafe è ora disponibile in versione beta sia su Android che su iOS e può essere scaricata direttamente da iTunes o dagli store Android.

I giornalisti sono sempre più spesso vittime del trolling e delle molestie online e le giornaliste sono particolarmente soggette ad abusi, siano questi molestie sessuali, minacce di morte o attacchi verbali di persona. Assecondare i troll è un gioco pericoloso e le redazioni dovrebbero agire per proteggere e sostenere i giornalisti della redazione e i freelance.
“L’abuso online è solo una parte del lavoro se sei un giornalista”. È una frase usa e getta che molti si sono sentiti dire nelle loro redazioni. I giornalisti investigativi e politici – soprattutto le donne – sono sempre stati i bersagli preferenziali. Questo ha un impatto molto reale sul loro lavoro, oltre che sulla salute mentale.

Alcuni giornalisti si sono lamentati con i loro editori. Altri hanno aderito a iniziative come la Call It Out Campaign dello Yorkshire Post, che riconosce che, se da un lato i social media sono un ottimo strumento per connettersi con i lettori fidelizzati, dall’altro sono anche uno strumento a disposizione di troll e molestatori. La campagna invita i lettori a segnalare gli abusi alle piattaforme o, se necessario, alla polizia, fornendo istruzioni su come farlo.

Samantha Harman, giornalista dell’Oxford Mail, ha fatto un sondaggio tra i suoi colleghi, scoprendo che quattro redattori su cinque si dicono convinti che la situazione sia peggiorata dall’inizio della loro carriera. Secondo loro, Facebook è il veicolo che i troll utilizzano più frequentemente. La Harman sta lavorando con l’ente governativo britannico, il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport, per affrontare il problema .

Al momento, social media e i governi non hanno sviluppato linee guida né una strategia per proteggere i giornalisti dalle molestie via web. Sono le redazioni che, per ora, possono e devono creare meccanismi di supporto e intervenire nei casi più estremi.

JSafe è un primo passo in avanti. L’applicazione permette di denunciare qualsiasi abuso e ricevere sostegno. Può essere utilizzata da giornalisti e operatori dei media di tutto il mondo, ma nell’applicazione vengono sviluppati con cura strumenti particolari che andranno a beneficio soprattutto delle donne giornaliste.

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Una volta scaricata e inserite le informazioni richieste, l’app fornisce due funzioni principali dalla homepage, “contribuisici” e “risorse”.
In caso di “contributo”, l’utente può segnalare i molestatori, aggiungendo qualsiasi informazione rilevante su una minaccia o un attacco direttamente subito. Si possono aggiungere prove fotografiche e video insieme a note di testo e si può anche richiedere un follow-up durante l’invio delle informazioni in modo che un rappresentante di CFWIJ possa contattare l’utente in un secondo momento. Tutte le segnalazioni vengono registrate e memorizzate nell’app.
Le “risorse” integrate, invece, rimandano ai siti web della Coalizione e del Reynolds Institute che offrono poi con una serie di servizi, come assistenza legale, terapia o altre forme di assistenza.

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