Una “secret sauce” per fare strada. Gli ingredienti sono i talenti, la determinazione e il coraggio che i giovani possono mescolare ad arte per proporsi alle aziende e fare carriera. Questa è la ricetta proposta al convegno “Agenda Bain: il futuro dei giovani tra talento e opportunità. Il coraggio di cambiare”, a Milano nella sede del Sole 24 Ore.
Bain & Company e il Sole 24 Ore hanno presentato un sondaggio che si basa su due edizioni del “Bain and Company business game”, una competizione a cui hanno partecipato centinaia di studenti universitari e neolaureati italiani. Dal report del sondaggio, la situazione del Paese è critica. Solo il 2,5% dei giovani crede nella possibilità di coltivare il proprio talento e spera nella valorizzazione delle sue capicità da parte di istituzioni e aziende. Inoltre, il 73% dei candidati alla “Bain e Company” crede che l’università sia in grado di fornire le basi culturali agli studenti, ma che non li aiuti ad entrare nel mondo del lavoro. Il dato più preoccupante, però, è che il 94% del campione di intervistati crede che le istituzioni pubbliche non favoriscono l’iniziativa imprenditoriale.
Lo ribadisce il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, che sottolinea quanto sia “importante non limitarsi a cercare un’occupazione, ma cercare di creare lavori nuovi”. Anche Giuliomario Limongelli, Managing Director della filiale italiana di Groupon, crede nella tecnologia: “Groupon è nato per volontà di un gruppo di ragazzi. Ci hanno dato credibilità e ora siamo addirittura quotati in Borsa”.
Per Maurizio Tamagnini “il progetto Erasmus dovrebbe essere obbligatorio per tutti gli studenti, già dal terzo anno di scuola superiore”, mentre per Maria Chiara Carrozza, direttrice della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, “l’università andrebbe totalmente rimodernizzata”. Andrea Bonomi, invece, affronta il tema delle assunzioni: “le nostre non seguono un criterio preciso, si capisce subito chi vale”. Controcorrente rispetto alle altre testimonianze è Brunello Cucinelli secondo cui “è necessaria una nuova forma di capitalismo umanitario”. Per Cucinelli “è molto importante il rapporto umano”, vale a dire “avere il tempo di stare con i propri cari”. A dare un minimo di speranza è anche Giovanni Cagnoli di Bain&Company, che oltre a spiegare le dinamiche dell’Agenda Bain conforta i giovani con un generico “buona fortuna”. Marco Tarantola di Bnl scherza: “Pensate che io, quarantenne, sono definito il giovincello fortunato a Bnl”. A fare da moderatore alla tavola rotonda un eccentrico Oscar Fulvio Giannino. Come sempre, in giacca damascata.