Editori in crisi: la salvezza è la crossmedialità. Almeno secondo l’Anes (Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata) che si è riunita nel 6º Forum nazionale di Milano su “Dopo la crisi, editori come?”
Alessandro Cederle, presidente dell’associazione, ha stabilito le idee-guida del forum: bisogna essere consapevoli che nell’era digitale l’editoria non è più centrale nel settore dell’informazione; bisogna avere attitudine per l’innovazione; essere aperti alla tecnologia. Negli ultimi anni, secondo Cederle, c’è stata un’esplosione di mezzi per l’informazione le cui potenzialità sono tutte da esplorare.
Tutti gli interventi (di Pier Luca Santoro, esperto di marketing e sales intelligence; Roberto Liscia, presidente di Netcomm; Federico Vittadello, direttore della divisione mobile ed e-commerce in RCS Mediagroup; Donatella Consolandi, presidente di Unicom) convergevano su un concetto fondamentale: la crossmedialità, vale a dire la necessità di integrare i mezzi di informazione diversificando i contenuti a seconda delle loro specificità. Particolare attenzione è stata riservata a smartphone e tablet e al loro rapporto con la carta stampata.
Antonio Greco e Mara Soldera, che hanno esposto i risultati dell’indagine sull’uso dell’online e dei new media da parte delle aziende associate ad Anes. Infine, Roberto Pissimiglia e Claudio Garosci hanno presentato il progetto Anes Exchange – Directory Fornitori, una piattaforma web per facilitare il dialogo tra i fornitori.