«In Cina, negli ultimi 30 anni, c’è stata una crescita economica vertiginosa ma diseguale. Ne hanno beneficiato soprattutto le grandi città e il nuovo ceto medio urbano, mentre le campagne sono rimaste indietro».

Il giornalista Gabriele Battaglia si pronuncia sulla difficile situazione delle campagne cinesi, che il governo cerca di trasformare in «un’enorme periferia urbana, mentre vuole esportare un modello non sostenibile, che distrugge l’ambiente rurale». L’esperimento della comune di Bishan si pone come soluzione alternativa al modello governativo e vuole «valorizzare le culture locali cercando di renderle autosufficienti anche economicamente».

Il Bishan Harvestival, ideato dall’intellettuale Ou Ning, doveva essere un incontro tra «intellettuali della città, ospiti stranieri e popolazione locale per sviluppare nuove idee, contatti e collaborazioni», ma in questi giorni c’era anche il “grande diciottesimo”, un congresso per la rinnovazione della leadership cinese. Così è arrivata, con i rappresentanti del partito, una normativa che vietava manifestazioni pubbliche con più di 50 persone durante il congresso sul territorio nazionale ed è presto detto come le autorità locali hanno annullato l’evento.

La reazione dei locali è stata di «amarezza e sconforto», soprattutto perché il festival aveva come obiettivo quello di valorizzare la tradizione per aggirare la modernizzazione e prevedeva una serie di discussioni, eventi e performance sulla cultura rurale. Dovevano essere esposti oggetti della cultura locale (come per esempio gli attrezzi originali per uccidere il maiale) accanto a oggetti di design che riprendono le idee della tradizione. Il tutto, per esprimere una volontà di preservazione delle competenze locali ma anche per realizzare prodotti che il ceto medio potrebbe acquistare.

L’ideatore della manifestazione, Ou Ning, si definisce “lavoratore della cultura”, per sottolineare da una parte la sua origine contadina, dall’altra l’ambito culturale in cui vivere la transizione cinese. Ou Ning è nato in campagna, di cui conosce la vita dura e senza opportunità, ma ritiene che proprio queste origini umili gli abbiano dato la spinta per crearsi una posizione in città.

Il festival voleva essere un viaggio nella comune di Bishan per creare un punto di incontro tra cittadini e contadini. Obiettivo prefissato ma non raggiunto: portare innovazione e trasferire lavoro dai centri urbani al mondo rurale.