Manuel Santangelo

About the Author Manuel Santangelo

La mia storia è quella di un ragazzo di provincia, partito da un paesino abruzzese e arrivato a Milano per assecondare la sua passione smodata per le parole. Cerco sempre quelle giuste da usare e, anche se i risultati sono altalenanti, io non demordo: mi hanno detto che i bravi giornalisti non si arrendono facilmente. Scrivo tanto da sempre e dovunque, sulle testate registrate ma pure sui biglietti del tram. L’ho fatto anche quando studiavo comunicazione a Bologna e persino mentre prendevo una magistrale in marketing che forse un giorno mi tornerà utile. Come un piccolo Forrest Gump, vado sempre di corsa e mi appassiono genuinamente a tutto quello che mi circonda: la mia vita è una scatola di cioccolatini di diversi gusti e a me piacciono tutti in egual misura, con buona pace di chi ama le scelte nette. Nel tempo libero disegno ascoltando musica soul e jazz, vado al cinema e leggo romanzi ambientati in luoghi dove mi piacerebbe andare almeno una volta nella vita. Credo che la gentilezza potrebbe salvare il mondo. Non sono certo di avere ragione ma, nel dubbio, rimango della mia idea. Mi piace scrivere e conversare di qualunque argomento ma faccio fatica a parlare di me stesso, quindi perdonate questa bio. Se non va bene ditemelo e la sostituisco con trecento parole sul vostro gatto. Potrebbe essere più interessante. I miei amici dicono che non mi prendo mai troppo sul serio: è difficile dargli torto ma io amo troppo quel tipo di leggerezza ironica, che non ha niente a che fare con la superficialità, per abbandonarla.