Nella Giornata mondiale dell’acqua 2023, i dati sulla crisi idrica mondiale non sono per nulla incoraggianti. Solo in Italia, nell’ultimo trentennio climatologico 1991–2020, la disponibilità di acqua (con un valore che ammonta a più di 440 mm) è diminuita del 20% rispetto al valore di riferimento storico di 550 mm., registrato tra il 1921–1950.Questa riduzione, dovuta agli impatti dei cambiamenti climatici, è da attribuire, non solo alla diminuzione delle precipitazioni, ma anche all’incremento dell’evaporazione dagli specchi d’acqua e dalla traspirazione della vegetazione, per effetto dell’aumento delle temperature.
In più, le problematiche che si presentano durante tutto il ciclo dell’acqua minano i progressi su tutte le principali questioni globali: dalla salute alla fame, dall’uguaglianza di genere al lavoro, dall’istruzione all’industria, dai disastri alla pace. Anche in virtù di questo,la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua – che coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 a New York – è un’opportunità per discutere di crisi idrica e igienico-sanitaria, guerre dell’acqua e sfruttamenti energetici impropri dei corsi d’acqua. Noi abbiamo dato un’occhiata al mondo che ci circonda e abbiamo cercato di capire, sia vicino che lontano, quali sono i problemi più grandi che minano l’esistenza e la buona salute dell’oro blu.
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