Sull’edizione di maggio del Time in copertina c’è Olga Rudenko: trentatré anni, giornalista e direttrice del Kiev Independent, la startup ucraina che in sette mesi è diventata fonte di notizie in inglese sul conflitto del Paese.

Copertina Time

Il Kiev Independent nasce a novembre del 2021 a causa di problemi economici e dissidi interni alla redazione del Kiev Post, dal 1995 il primo giornale ucraino in lingua inglese. A seguito della chiusura da parte dell’editore Adnan Kivanun, trenta giornalisti decidono di ripartire dalle ceneri del Kiev Post e di formare una redazione: «Se non possiamo salvare il marchio Kiev Post, possiamo salvarne i valori» annunciano sul loro nuovo sito. I redattori stabiliscono subito i punti fondanti del giornale: il loro compito è quello di servire i loro lettori e ascoltatori, nessun altro. Non si affideranno ad alcun proprietario: si finanzieranno indipendentemente e attraverso donazioni, eventualmente con la pubblicità. Fino ad arrivare alla loro dichiarazione più importante: «Cerchiamo di servire come la vera e indipendente voce del nostro Paese».

Inizialmente il sito pubblicava notizie in inglese relative all’Ucraina dal punto di vista politico, economico e culturale. La vera svolta arriva all’inizio del conflitto, quando i trenta giovani giornalisti della redazione si trasformano in reporter di guerra. In un clima tragico e confusionario cercano di filtrare le principali notizie e riportare i fatti visti in prima persona, combattendo allo stesso tempo la propaganda russa e quella ucraina. Riportano dati e numeri per far capire quanto spesso le notizie siano false e trasformate dalle diverse narrazioni della guerra. Da quel momento, le visite al sito del Kiev Independent sono notevolmente aumentate e la fama del giornale è esplosa, arrivando a 2,1 milioni di followers su Twitter e 45mila su Facebook.


Jakub Parusinski
, uno dei redattori, commenta così il successo: «Non avrei mai potuto immaginare che la nostra direttrice Olga Rudenko sarebbe finita sulla copertina del Time. Congratulazioni, è incredibile». Si riconosce alla testata la capacità di aprire sulla guerra “una finestra devastante”, con fonti obiettive e veritiere.

darynaLa giornalista e amministratrice delegata del Kiev Independent Daryna Shevchenko esprime la sua idea riguardo allo stato attuale del giornalismo e alla situazione del conflitto. “Non credo che il giornalismo stia morendo, ma è una professione dinamica e deve cambiare per poter sopravvivere. Ha la capacità di diventare il centro di molte comunità e diventa davvero fondamentale per noi, per poter andare avanti e per tornare alla normalità, ora che c’è una guerra nel mio Paese”. E conclude: in questi contesti “a volte il giornalismo può diventare una questione di vita o morte” ed è importante diventarne consapevoli.

Oggi il sito del Kiev Independent può contare su otto milioni di visite al giorno e, complice anche l’attenzione mediatica sul conflitto, è ormai destinato a diventare una delle testate di riferimento sull’Ucraina in lingua inglese.