Con l’acquisizione, annunciata oggi, della media company Will Media da parte della società specializzata in podcast Chora Media, nasce il primo polo italiano dell’informazione nativa digitale audio e video. Dopo l’ufficializzazione della fusione tra le due community, che insieme contano due milioni di persone e oltre tre milioni di ascolti medi mensili, inizia dunque una nuova avventura all’insegna del progresso, anche se le due società continueranno a essere fedeli al proprio progetto editoriale. “L’audio è la grande novità di questi ultimi due anni – afferma Mario Calabresi, CEO di Chora – e in pochi mesi in Italia l’ascolto dei podcast è completamente esploso. Siamo stati capaci di intercettare questa richiesta di innovazione e cambiamento e vogliamo continuare a crescere e a sperimentare. Abbiamo scelto Will perché la riteniamo la realtà più dinamica, fresca e innovativa del mondo social”.
L’intenzione dei nuovi proprietari è di puntare al target di 30enni, vero patrimonio di Will, e di consolidarsi come editori cross-platform, spaziando dall’intrattenimento all’informazione per soddisfare le esigenze delle diverse realtà che devono comunicare in questa fase di cambiamento profondo della società.
Il nuovo assetto dovrebbe consentire, a sua volta, a Will di imprimere una svolta nello sviluppo della propria proposta commerciale. Le novità riguarderanno anche il team, che attualmente coinvolge 35 giovani professionisti con un’età media intorno ai 27 anni, di cui il 60% sono donne. Il prossimo anno le assunzioni potrebbero raddoppiare.
Mario Calabresi entrerà a far parte del Cda di Will Media, mentre Alessandro Tommasi, tra i fondatori di Will, parteciperà a quello di Chora, pur rimanendo alla guida della media company nata nel gennaio del 2020. “Questa operazione – dice Tommasi – ci permetterà di continuare il lavoro di spiegazione e di accompagnamento dei nostri utenti attraverso la complessità del tempo che viviamo”. E conclude: «Il mondo dei media è messo alla prova dal digitale, ma anche dalle abitudini dei più giovani, per questo il suo percorso di consolidamento è inevitabile e positivo per utenti ed operatori del settore».
Per saperne di più, continua a leggere su Il Giornale di Brescia.