Le prossime Olimpiadi, che si terranno a Parigi tra il 26 luglio e l’11 agosto 2024, si preparano ad affrontare un’enorme sfida in termini di sicurezza informatica. Criminalità organizzata, hacktivisti e alcuni paesi attivi nel settore sono tra le principali preoccupazioni degli organizzatori dei Giochi.«Non possiamo prevenire tutti gli attacchi, non ci saranno Giochi Olimpici senza offensive informatiche, ma dobbiamo limitare il loro impatto sulle Olimpiadi – ha dichiarato Vincent Strubel, direttore generale dell’ANSSI, l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza informatica -. Ci sono 500 siti, sedi di gara e collettivi locali, e li abbiamo testati tutti». Va proprio in questa direzione la collaborazione che si è instaurata tra i promotori della competizione, l’ANNSI e le aziende di cybersicurezza Cisco ed Evidem.

Per assicurarsi la massima protezione ed avere la certezza di poter affrontare al meglio possibili situazioni di emergenza, è stato deciso di assoldare “hacker etici” per sottoporre i propri sistemi di sicurezza a stress test e si è ricorso all’intelligenza artificiale per effettuare un esame delle probabili minacce.Sono da intendere in questo senso le dichiarazioni dello stesso direttore dell’ANNSI: «I Giochi stanno affrontando un livello di minaccia senza precedenti, ma abbiamo anche fatto un lavoro di preparazione senza precedenti, quindi penso che siamo un passo avanti rispetto agli aggressori.

Nel 2018, un virus informatico soprannominato “Olympic Destroyer” è stato utilizzato in un attacco alla cerimonia di apertura dei Giochi invernali di Pyeongchang. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha identificato in sei hacker dell’intelligence russa i responsabili. E sono proprio i cybercriminali filorussi a preoccupare il Presidente francese Emmanuel Macron, convinto che potrebbero prendere di mira anche le Olimpiadi francesi. Le rassicurazioni di Strubel, però, sembrano paventare un cauto ottimismo.

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