E’ morto, all’età di 95 anni, Joseph Ratzinger: ottavo papa tedesco e secondo non italiano dopo Karol Wojtyla, il suo pontificato è stato il più longevo della storia. Non solo: Benedetto XVI è stato anche il primo papa emerito della storia moderna.
Nato il 16 aprile 1927 in Marktl am Inn, nel territorio della Diocesi di Passau, in Germania, Joseph Ratzinger è stato il 256esimo papa della Chiesa Cattolica, eletto il 19 aprile 2005 all’età di 78 anni.«Sono un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore»: queste sono state le sue parole non appena eletto papa con il nome prescelto di Benedetto XVI.
Primo papa emerito della storia moderna e primo a sbarcare su Twitter, Benedetto XVI è stato un raffinato teologo e un grande studioso: il suo magistero ha alternato fasi di profondo conservatorismo a spinte innovatrici, compresa la tolleranza zero verso la pedofilia nel clero.
Prima di varcare il soglio pontificio, Joseph Ratzinger è stato un raffinato teologo e un grande studioso.Di semplice famiglia, figlio di un poliziotto e una cuoca, nel 1951 diventa sacerdote per poi prendere un dottorato in teologia e iniziare ad insegnare in diverse università tedesche. Nel 1977 viene nominato prima arcivescovo di Monaco e poi cardinale da Paolo VI, all’età di 50 anni. Nel 1981 Giovanni Paolo II lo nomina “prefetto della Congregazione per la dottrina della fede” e diventa anche decano dei cardinali. Poche settimane prima della sua elezione, Joseph Ratzinger denuncia gli scandali del clero durante la via Crucis del 2005 e il suo pontificato è subito animato dall’intento di rimuovere «la sporcizia che c’è nella Chiesa».
Durante i suoi otto anni di pontificato Benedetto XVI si occupa di tante tematiche: dalla povertà in Africa ai giovani, fino all’ecumenismo. Tantissime sono le sue pubblicazioni, a partire dalla trilogia Gesù di Nazareth, al libro intervista Luce del mondo.Scrive tre encicliche: La giustizia sociale (Caritas in veritate), Dio come amore (Deus caritas est) e Il valore della speranza (Spe salvi). Tra le sue missioni, un ruolo primario ha la lotta alla pedofilia nel clero, la punizione dei colpevoli e la scelta della “tolleranza zero” al fenomeno.
Poi, l’11 febbraio 2013, «Fratres carissimi, declaro me ministerio renuntiare»: così Benedetto XVI si dimette dal suo incarico.Primo papa emerito dell’età moderna, ma ottavo a rinunciare al soglio pontificio dopo Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII. Negli otto anni di pontificato, il suo magistero ha alternato fasi di profondo conservatorismo a spinte innovatrici. Benedetto XVI è riuscito a tenere unita la Chiesa nel passaggio tra la scomparsa del carismatico Karol Józef Wojtyła e l’elezione del primo papa sudamericano Jorge Mario Bergoglio.Benedetto XVI è stato anche un papa, in un certo senso, innovativo: è stato il primo a sbarcare su Twitter nel 2012. I suoi funerali sono stati celebrati da papa Francesco giovedì 5 gennaio in Vaticano, alla presenza di autorità religiose e politiche provenienti da tutto il mondo e da migliaia di fedeli.