“Oggi siamo sollevati dalla decisione dei giudici, ma per quanto può andare avanti questa storia? Gli Stati Uniti dovrebbero far cadere tutte le accuse nei confronti di di Julian”. Stella Assange commenta così la sentenza delle Royal Courts of Justice di Londra che ha concesso a Julian Assange di fare ricorso contro la sua estradizione negli Stati Uniti. I giudici inglesi non sono soddisfatti delle garanzie fornite dagli Stati Uniti e richieste nell’ultima sentenza del 26 marzo.
Victoria Sharpe e Jeremy Johnson, i giudici dell’Alta Corte Britannica, avevano preteso dall’amministrazione Biden una lettera dove venisse garantito che l’appellante, una volta giunto sul suolo americano, non sarebbe incappato nel braccio della morte. Questa mattina, nonostante le speranze di sua moglie Stella, Julian Assange non era in aula perché le sue condizioni di salute non glielo hanno permesso.
Jameel Jaffer, professore di diritto e giornalismo alla Columbia University, afferma che il caso di Julian Assange è il primo in cui il governo degli Stati Uniti ha fatto affidamento sulla legge sullo spionaggio del 1917 come base per l’accusa di un editore. “Un’azione penale di successo nei confronti di Assange sulla base di questa accusa criminalizzerebbe gran parte del giornalismo investigativo che è assolutamente cruciale per la democrazia”, ha detto Jaffer ad Al Jazeera.
Anche Jordan Higgins, responsabile della stampa e della politica del Centro europeo per la stampa e la libertà dei media, afferma che la decisione di estradare Assange “avrebbe indubbiamente un effetto agghiacciante sulla libertà di stampa” ovunque nel mondo.
Julia Hall, esperta di Amnesty International in materia di antiterrorismo e giustizia penale in Europa, afferma inoltre che le assicurazioni date dagli Stati Uniti in merito a ciò che spetterebbe ad Assange qualora venisse estradato non possono essere considerate soddisfacenti.
Il fulcro del giornalismo investigativo è dato dalla protezione delle fonti, dall’inviolabilità delle comunicazioni confidenziali e dalla protezione dell’identità di coloro che decidono di assumersi la responsabilità di trasmettere informazioni perché ritengono che le stesse siano di interesse pubblico.
Julian Assange è il fondatore di Wikileaks ed è incarcerato da cinque anni nel penitenziario di massima sicurezza di Belmarsh in Inghilterra. Assange e’ n attesa di conoscere il suo destino perché è accusato di aver pubblicato documenti secretati del Pentagono e del Dipartimento di Stato americano. Le accuse riguardano i cablogrammi sulle guerre combattute in Iraq e Afghanistan.