«Vogliamo far sì che più persone possibili possano essere in grado di raccontare le proprie storie da diverse parti del continente»: così il giornalista Emmanuel Yegon spiega la natura del suo progetto. È il cofondatore di Mobile Journalism Africa, un media digitale nato nel 2018 che mira a dare forma a una nuova narrativa dell’Africa attraverso il giornalismo mobile, cioè realizzato con dispositivi digitali portatili. L’obiettivo è quello di formare i giornalisti affinché svolgano il proprio lavoro utilizzando semplicemente lo smartphone e producano contenuti di alta qualità e professionalità.

«Per tantissimo tempo – spiega Yegon – la storia dell’Africa è stata raccontata attraverso le lenti di persone provenienti da altre parti del mondo. Ora ci sono più persone che possono raccontare il continente con le proprie storie e i propri punti di vista». Questo media sta aiutando anche a cambiare la percezione del giornalismo mobile, che prima veniva screditato e ora, soprattutto dopo i limiti che la pandemia ci ha imposto, sta diventando sempre più diffuso: «La nuova ondata di content creators che usano il cellulare per creare diverse forme di contenuti – per TikTok, Instagram e YouTube – ha contribuito a modificare le prospettive sul tema».

Uno dei punti di forza di questo media è il tipo di contenuto che propone: «Le storie che proponiamo sono corte e facilmente condivisibili, così il nostro pubblico non deve dedicarci molto tempo e usare una grande quantità di dati mobili». La formazione di MoJo Africa è a tutto tondo: non serve solo a far comprendere le potenzialità di questi dispositivi, ma anche a capire i limiti e, quindi, a come superarli per realizzare ciò che si desidera.

Tuttavia, Yegon ha spiegato come nel continente ci siano ancora molti problemi infrastrutturali, come ad esempio la scarsa copertura di rete internet in alcune zone, che ostacola la diffusione delle storie, o la difficoltà di procurarsi accessori come microfoni e treppiedi. Nonostante i problemi, crede fortemente che la strada che stanno percorrendo sia quella giusta: «Il giornalismo mobile è il modo più veloce per cambiare come viene raccontata l’Africa».

Per saperne di più, continua a leggere su Reutersinstitute.politics.ox.ac.uk.