Il miglior trattamento anti-età potrebbe essere un trapianto di cellule più giovani. È la conclusione a cui sono giunti gli scienziati del Cedars-Sinai Medical center di Los Angeles in una ricerca pubblicata sulla rivista Communications Biology.
Trapiantando una porzione di midollo osseo da un ratto giovane a uno più anziano, si è scoperto, le cellule cerebrali di quest’ultimo conservano migliori abilità cognitive e di memoria rispetto agli esemplari della stessa età.
In particolare, il midollo giovane rallenterebbe il decadimento dei neuroni: gli assoni (i maggiori conduttori che promanano dal corpo neuronale) dei topi sottoposti alla trasfusione sono risultati più lunghi, e i loro collegamenti con il resto del cervello più ampi. Inoltre, questi esemplari hanno risposto meglio di tutti gli altri ai test cognitivi loro sottoposti.
Non è ancora provato che lo stesso meccanismo possa funzionare negli esseri umani: serviranno anni di test per stabilirlo. Ma gli scienziati sono comunque entusiasti: “Nel prossimo futuro il numero di anziani aumenterà, e di pari passo l’incidenza della malattia di Alzheimer, moltiplicando i costi per la sanità pubblica” – dice Clive Svendsen, direttore dell’Istituto di medicina rigenerativa del Cedars Sinai.
“La nostra ricerca ha dimostrato come il declino cognitivo dei topi può essere diminuito di molto semplicemente fornendo loro cellule più giovani, che vanno ad agire sul cervello per ridurre la perdita di sinapsi dovuta all’invecchiamento”.
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