Più vero che falso – Matteo Salvini: «I greci e i maltesi respingono i barconi carichi di immigrati. Quindi, per il momento, i numeri dicono che quest’anno (in Italia) sono arrivati via mare, nonostante il virus, più di 5 mila clandestini. L’anno scorso, nello stesso periodo, erano fermi a quota 1500».

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite alla puntata del 31 maggio del programma “Non è l’Arena”, su La 7 ha risposto alla domanda di Massimo Giletti in merito all’accordo per la redistribuzione dei migranti, raggiunto lo scorso settembre dal premier Giuseppe Conte con l’Unione europea, affermando che finora non ha dato risultati.Ha inoltre aggiunto che, mentre Grecia e Malta respingono i migranti, in Italia nel 2020 più di 5000 clandestini sono arrivati via mare, nonostante la pandemia, mentre nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi sono stati solo 1500.

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È ormai noto che Malta ha stipulato tre anni fa un accordo segreto con la Libia sulla base del quale le Forze armate maltesi si impegnano a rintracciare i barconi che viaggiano verso l’isola e a chiedere alla Guardia costiera libica di riportare i migranti ai centri di detenzione nordafricani. Il 4 giugno il quotidiano italiano Avvenire ha pubblicato un memorandum d’intesa tra i due Paesi, siglato dal premier maltese Robert Abela e il presidente libico Fayez al Sarraj, che formalizza questa “caccia ai migranti nel Mediterraneo”.

Inoltre, lo stesso Avvenire e il quotidiano britannico The Guardian  hanno pubblicato lo scorso 20 maggio un articolo completo di video che mostra una motovedetta di Malta mentre respinge e dirotta verso la Sicilia un gommone, già in acque territoriali maltesi, con 101 persone a bordo. Pertanto, le dichiarazioni di Salvini su La Valletta sono vere.

Per quanto riguarda la Grecia, secondo quanto riferito dalla Reuters, fino al 3 marzo 2020 erano già stati respinti circa 35 mila migranti arrivati sia via mare che via terra. Dunque l’affermazione di Salvini sulla Grecia è corretta, ma è difficile giustificare la correlazione che stabilisce tra tali eventi e il numero di migranti giunti in Italia. Infatti, in Grecia, secondo Unhcr, si sono registrati da gennaio a maggio 9935 arrivi, di cui 3094 via mare dal 20 febbraio (escluso), data del primo caso italiano di Coronavirus.

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Inoltre, è bene anche ricordare che lo scorso novembre il parlamento di Atene ha votato a favore di un controverso disegno di legge che introduce modifiche radicali al sistema per ottenere lo status di rifugiato, tra cui una stretta sui criteri per stabilire a chi concedere asilo e l’espulsione dei richiedenti la cui domanda di protezione internazionale è stata bocciata.

E arriviamo all’Italia. Quando Salvini cita il numero di sbarchi avvenuti nel nostro Paese è abbastanza preciso. Infatti, da gennaio a maggio 2020 sono 5119 i migranti arrivati sulle coste italiane, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano 1561, sempre secondo Unhcr.

Tuttavia, è opportuno chiarire alcuni punti. Salvini sottolinea che quei 5119 sbarchi si sono verificati quest’anno “nonostante il virus”. Ma possiamo notare che dal 20 febbraio (escluso), quando è stato dichiarato il primo caso italiano di Covid-19, fino al 31 maggio sono sbarcate in Italia 3054 persone.

In secondo luogo, il leader della Lega usa la parola “clandestino” riferendosi agli immigrati. Il termine non è corretto perché, sebbene entrino irregolarmente nel Paese, non possono essere chiamati clandestini dal momento in cui presentano la domanda di asilo.  Considerando i loro Paesi d’origine, gran parte delle persone arrivate in Italia può essere qualificata come “richiedente asilo”.

Possiamo concludere che la dichiarazione di Salvini è per lo più vera. I dati forniti sono corretti, ma l’affermazione è generica ed errata in alcuni passaggi.