Due milioni di metri quadrati di esposizioni, quasi 29 mila espositori, 40 paesi di provenienza, 5 mila anteprime mondiali, 3.200 piloti che si sono esibiti in MotoLive e, soprattutto, oltre 25 milioni di visitatori. È un po’ come se tutta la popolazione di Austria, Svizzera e Portogallo venisse a Milano. Sono i numeri di Eicma, record su record raccolti in cento anni esatti di vita.

Basta questo per dire che l’edizione 2014 non sarà una qualsiasi per l’Esposizione mondiale del motociclismo. Nell’edizione del centenario, Eicma vuole essere all’avanguardia e orientata al futuro, grazie alla presentazione delle più importanti esclusive di prodotto e al fitto calendario di appuntamenti. Dal 6 al 9 novembre, alla Fiera di Rho-Pero ci saranno più di mille espositori, il 36 per cento dei quali proviene dall’estero (costo del biglietto, 18 euro. Ingresso gratuito per le donne il venerdì).

«Una celebrazione ha radici profonde e diventa un ponte con il futuro solo quando è ricca di contenuto – dice Antonello Montante, presidente di Eicma –. Per questo abbiamo voluto che i cento anni dell’esposizione rappresentino il patrimonio industriale e culturale del settore delle due ruote. Intensificare il nostro lavoro con tutti i protagonisti e offrire al pubblico il meglio significa anche sottolineare il ruolo dell’Italia a livello internazionale. Nonostante l’Europa negli ultimi 5 anni abbia sofferto un calo nella produzione del 54%, il nostro Paese mantiene ancora la leadership, essendo il primo produttore nel vecchio continente».

In effetti, negli ultimi cinque anni la produzione mondiale di due ruote a motore è cresciuta del 39 per cento ma, al contrario, i paesi occidentali hanno sofferto un calo della produzione del 59 per cento. L’Italia, nonostante un calo del 52 per cento, rimane il primo produttore europeo. E se in Europa circolano circa 32 milioni di moto e ciclomotori, più di uno su quattro è in Italia.