Lo spettacolo del grande tennis sta per cominciare. Nella notte di lunedì prenderà il via l’Australian Open, il primo dei quattro slam stagionali. Sui campi di Melbourne i migliori tennisti del mondo si sfideranno per portare a casa l’ambito trofeo. Tra gli uomini, nonostante l’assenza per infortunio dello spagnolo Carlos Alcaraz, numero uno della classifica, sono molti i giocatori di altissimo livello che scenderanno in campo. Tra i più attesi ovviamente il campione in carica Rafael Nadal e Novak Djokovic, nove volte vincitore nel torneo australiano. Il serbo torna a giocare a Melbourne dopo due anni visto che nel 2022 non aveva potuto competere in Australia a causa del suo rifiuto a vaccinarsi contro il Covid. Tra le donne, invece, è caccia alla polacca Iga Swiatek, numero uno del ranking e autentica dominatrice nella stagione passata.

Ma anche l’Italia, soprattutto in campo maschile, punta quantomeno ad ottenere piazzamenti di valore. Da pochi giorni, per la prima volta nella storia, sono ben tre gli italiani tra i primi venti giocatori del mondo: Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Pur senza avere i gradi di favoriti, i tre azzurri proveranno a riportare in patria un trofeo slam che ormai manca dal lontano 1976. Oltre a loro nel tabellone principale sono presenti Fabio Fognini, Lorenzo Sonego e Mattia Bellucci.

Federico Ferrero, giornalista e telecronista di Eurosport (il network che detiene i diritti televisivi per la messa in onda degli Australian Open), presenta il torneo e prova a tracciare le previsioni sull’andamento della stagione tennistica.

Cosa dobbiamo aspettarci da questi Australian Open? Chi è il favorito in campo maschile?

Innanzitutto, ci aspettiamo un forte caldo. Le condizioni di gioco possono influire parecchio sui risultati. Nadal, ad esempio, preferisce giocare quando il campo è più rapido perché il suo “spin” funziona meglio. Il giocatore da battere comunque è Djokovic. Dipenderà molto dal sorteggio anche se, grazie alla vittoria nel torneo 250 di Adelaide, il serbo non incrocerà Nadal prima delle semifinali o della finale. Non è scontato, però, che lo spagnolo riuscirà ad arrivare in fondo al torneo: tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di questa non è stato molto brillante. A costo di essere scontato, per me il favorito è Djokovic perché ha più esperienza, ha più armi tecniche e fisicamente sembra non invecchiare mai. Poi, certo, in uno slam, al meglio dei cinque set, può capitare di tutto.

Capitolo italiani: da questa settimana abbiamo per la prima volta tre azzurri tra i primi venti giocatori della classifica mondiale, ma allo stesso tempo questi ragazzi hanno dovuto fare i conti subito con dei piccoli problemi fisici. Cosa possiamo attenderci da loro in questo primo slam stagionale?

Il problema infortuni c’è e sicuramente ciò non è positivo. Tuttavia, sembrano essere stati degli stop lievi, a partire da Berrettini che non aveva digerito la parmigiana di melanzane mangiata prima della sfida con Fritz alla United Cup. Ma credo gli basterà cambiare dieta… Scherzi a parte, l’incognita infortuni a inizio stagione lascia perplessi considerando anche che questo torneo è molto impegnativo dal punto di vista fisico. Però cerchiamo di vedere il lato positivo: Berrettini e Sinner hanno già dimostrato di poter fare bene su questi campi l’anno scorso. Il primo era arrivato in semifinale e il secondo ai quarti. Anche Musetti secondo me è già pronto per fare un risultato di alto livello. Certo per lui soprattutto dipenderà molto dal sorteggio (Da tabellone Musetti e Sinner potrebbero sfidarsi al terzo turno, prima di un’ipotetica difficile sfida col greco Tsitsipas, numero 4 del ranking, ndr).

Secondo Federico Ferrero il favorito per gli Australian Open è Djokovic perché ha più esperienza, ha più armi tecniche e fisicamente sembra non invecchiare mai.

Spostiamo lo sguardo sul torneo femminile: chi vede come possibili vincitrici?

In campo femminile negli ultimi anni solo Swiatek e poche altre giocatrici si sono rivelate delle certezze negli slam. Mi piacerebbe che a vincere stavolta sia Caroline Garcia. La francese ormai ha trenta anni ed è una promessa quasi mai confermata del circuito, anche se nel 2022 ha dimostrato di poter fare bene. Ammiro molto anche il tennis di Ons Jabeur: ha un gioco affascinante. Ma, come già dimostrato durante la scorsa stagione, tra Swiatek e la tunisina vince sempre la prima. La polacca quindi è ancora favorita.

Quali previsioni si possono invece fare per il resto della stagione? Ci potrebbe essere un nuovo vincitore slam?

La domanda sul vincitore slam ce la poniamo ogni anno a gennaio. Pensiamo sempre Djokovic e Nadal caleranno vista l’età avanzata. Pensiamo che i tennisti più giovani possano prendere definitivamente il sopravvento. Ma poi tutto ciò puntualmente non succede mai. A mio avviso, ad esempio, quest’anno Nadal è favorito solo al Roland Garros e forse nemmeno lì. Ma pure l’anno scorso si dicevano queste cose. E invece poi lo spagnolo ha vinto i primi due slam e solo l’infortunio a Wimbledon gli ha impedito di lottare al meglio per vincerne altri. Djokovic invece nel 2022 praticamente ha perso solo quando non ha potuto giocare. Per quanto riguarda possibili sorprese Alcaraz non lo inserirei tra queste, visto che ormai è il numero uno della classifica. Invece, giocatori come Tsitsipas e Medvedev mi sembra abbiano problemi strutturali. Quindi, se dovessi scommettere punterei su tennisti più giovani come Auger-Aliassime e Rune.

Tolti i soliti noti, chi tra i giovani azzurri emergenti secondo lei può stupire nel 2023? E il veterano Fognini può tentare un ultimo colpo di coda prima del ritiro?

Fognini gioca a tennis meglio di gran parte dei suoi avversari, bisogna però vedere se ha ancora motivazioni. Al di là di qualche episodio non edificante, nella sua carriera ha ottenuto ottimi risultati e battuto giocatori del calibro di Nadal. Negli slam purtroppo non è mai arrivato in semifinale o in finale e questo mi dispiace. Tra i giovani ci sono invece tanti ragazzi tra i 19 e 21 anni molto forti: tra questi Passaro, Brancaccio, Nardi, Bellucci e Darderi. Spero che tutti riescano ad entrare in top 100 entro fine anno. In generale, per me che faccio il telecronista da tanto tempo è una grande soddisfazione vedere così tanti italiani competitivi nei tabelloni degli slam. In passato, dopo i primi due giorni erano quasi sempre già stati eliminati.

Invece, tra le ragazze italiane, c’è un nome particolare su cui puntare per questa annata?

Ci sono senza dubbio giocatrici che hanno i numeri per fare buone cose, pur senza poter ambire a rimpiazzare grandi ex-tenniste azzurre come Schiavone, Errani, Vinci e Pennetta. Dire un nome non è facile, sicuramente Lucrezia Stefanini ha ottime qualità. In ogni caso anche il nostro movimento femminile sta facendo passi avanti. Mi aspetto quindi dei bei risultati durante questo 2023.