Le nuove testate digitali come lHuffington Post, BuzzFeed e Vice hanno una marcia in più nel trattare argomenti delicati come il cambiamento climatico. A sostenere questa tesi è il Reuters Institute for the Study of Journalism, nel libro Something old, something new: Digital Media. L’intuizione nasce dal confronto di più di cinquecento articoli pubblicati in rete nel periodo della COP21, che si è tenuta a Parigi lo scorso dicembre.

James Painter, l’autore del libro, ha notato che se la scelta dei contenuti da parte delle nuove piattaforme digitali è molto simile a quella dei media tradizionali, il modo di presentare il tema è molto diverso: i players del new digital hanno prodotto storie molto più attraenti dal punto di vista visivo, con mappe e infografiche, catturando l’attenzione di una più vasta fetta di pubblico, proveniente soprattutto dal mondo dei social network.

«Si tratta di un punto di vista originale che si rivolge alle fasce più giovani dei lettori che sono sempre di più interessate dai problemi che affliggono il nostro pianeta», ha detto Painter.

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